Una "lettera aperta" ai palagonesi dai parroci: "Un appello alla coscienza di ciascuno e di tutti"

  • di Redazione Il Solidale
  • 3 gen 2021
  • SOCIALE

Una "lettera aperta" ai palagonesi dai parroci: "Un appello alla coscienza di ciascuno e di tutti"

Una "lettera Aperta" è stata diffusa nella giornata di oggi, domenica 3 gennaio 2021, a firma dei parroci "palagonesi" rispettivamente titolari della Parrocchia Madonna di Trapani, della Parrocchia "San Giuseppe, della Parrocchia San Pietro e della parrocchia Immacolata. In questa accorata missiva rivolta "A TUTTI I CONCITTADINI DELL’AMATA PALAGONIA" i quattro parroci scrivono: "Sono appena trascorsi i primissimi giorni del nuovo anno 2021 mentre ci troviamo a scrivere queste righe rivolte con passione e determinazione alle donne e agli uomini del nostro amato paese. L’occasione dunque dovrebbe spingerci certamente verso orizzonti augurali di speranza e novità, caricando questo nuovo tempo, appena apertosi davanti a noi, di attese e rassicurazioni che forse mai sono state così fortemente invocate negli ultimi secoli della nostra storia. E certamente non ci sottraiamo a questa direzione augurale e luminosa che sempre porta con sé l’inizio di nuovi giorni.
Vorremmo però con altrettanta forza e fermezza poter sperare e constatare che non siano solo nuovi tempi e nuovi giorni quelli davanti a noi ma tempi e giorni “nuovi”, riempiti cioè di quella novità necessaria alla crescita e alla maturazione di una realtà sociale e culturale come la nostra che fa sempre tanta fatica a lasciarsi dietro le spalle vecchi retaggi comportamentali. Queste zavorre, invece, puzzano di stantio e dannosa superficialità e segnano negativamente, anche in questi giorni, il buon senso e la civile convivenza in un tempo che richiede più che mai straordinaria attenzione e reciproco rispetto, un tempo in cui purtroppo la leggerezza, il menefreghismo e la “fresconeria” di molti ci ha esposti e continua ad esporci a rischi seri per l’incolumità della salute pubblica che abbiamo il dovere di salvaguardare e tutelare tutti.
È appena della trascorsa settimana il bollettino che racconta di 5 nuove vittime del COVID19 nel nostro paese e con un’età media abbastanza bassa. Questo non è solo un pesante elenco di nomi ma una pericolosa tendenza in crescita e fuori controllo che solo noi e la nostra buona responsabilità potrà far rientrare in tempi ragionevoli, per non doverci trovare ancora a versare altre lacrime di dolore famigliare e comunitario.
Pertanto mentre accoratamente desideriamo, attraverso questa nostra, far giungere alle famiglie colpite da questo dramma, tutto il nostro affetto e la nostra spirituale vicinanza nonché la fervida preghiera delle nostre comunità parrocchiali, con estrema chiarezza e determinazione, con giusta e motivata apprensione paterna, desideriamo rivolgere, con intenso afflato e profusa carità
UN APPELLO ALLA COSCIENZA DI CIASCUNO E DI TUTTI.
Crediamo che sia necessario richiamare le coscienze a un’etica della responsabilità. In un momento di rinnovata emergenza e di crisi per il nostro paese, dove nemmeno la norma riesce a coprire la pluralità dei casi che la realtà ci presenta, occorre maturare una capacità di discernimento che consenta di cogliere non ciò che è utile per sé, ma ciò che costituisce “il meglio possibile” da compiere per progredire nella carità e nel bene comune, consapevoli che la coscienza è prima e più determinante di ogni legge o decreto imposto dall’esterno.
Al termine del primo lockdown, l’opinione diffusa era che il Covid avesse perso forza: i numeri di oggi ci dicono l’esatto opposto, e le responsabilità di quanto sta accadendo sono in parte anche nostre. La cosiddetta “seconda ondata” ci ha travolti quando ormai in molti credevano che il virus avesse allentato la presa e che il peggio fosse alle spalle: una convinzione, ahinoi, rivelatasi errata e che ci ha quasi fatto ritornare al punto di partenza, come se stessimo vivendo un orribile déjà vù. Siamo perfettamente consci che sentir parlare di decreti e ordinanze ha stancato i cittadini, ma in questo momento non sembra esserci altro modo per riabbassare la curva dei contagi. Ecco perché ci sentiamo in dovere di lanciare un appello a tutti: rispettate le regole dettate da Governo e Regione, anche se a molti possono apparire come un’imposizione. Troppo spesso vediamo in giro indistintamente giovani e meno giovani in liberi assembramenti, senza la mascherina e nel mancato rispetto delle dovute misure di sicurezza; troppo spesso veniamo a conoscenza che, persino nei luoghi delle attività lavorative principali di questo nostro territorio, si perseguono atteggiamenti scorretti e dannosi: non siate egoisti e superficiali, siate responsabili e maturi. Siatelo, oltre che per voi stessi, soprattutto per i nostri anziani e le persone più fragili.
È di unione e scelte comuni che abbiamo bisogno per riuscire a superare le avversità. Il nostro futuro, quello dei nostri figli e quello delle persone anziane dipende anche da noi, dai nostri comportamenti e dalla nostra collaborazione. Ne usciremo. Ma serve che tutti, nessuno escluso, facciamo la propria parte.
Serve quindi un forte senso di responsabilità che vada oltre ciò che oggi per legge si può fare. Se ciascuno agisce responsabilmente non ci sono sindaci, Regioni, Stato o Forze di polizia che possano tenere. Servono solo intelligenza e senso civico. Saranno i comportamenti dei singoli a fare la differenza. Vero è che chi deve essere presente e operativo per garantire la sicurezza di tutti e il rispetto delle regole, non può e non deve sottrarsi, con altrettanta leggerezza, a tale fondamentale compito e dunque l’appello forte va anche a loro…quanto però alla coscienza personale e collettiva, non c’è nulla e nessuno che la possa sostituire!
Vi chiediamo la massima attenzione, un atto di generosità e di amore verso voi stessi e verso le persone che vi stanno a cuore. Sulla base di questo principio vinceremo la pandemia ed entreremo nella fase della vera ripartenza, quella senza più il virus e dove potremo rivivere serenamente i nostri rapporti e le nostre relazioni senza rischi e senza paure.
Augurandovi ancora un sereno e responsabile Anno Nuovo, di cuore vi affidiamo al Signore e vi benediciamo.
Palagonia, 3 gennaio 2021 I VOSTRI PARROCI