Cosa si può fare e cosa no con il nuovo Decreto che prevede la proroga dello stato di emergenza, almeno fino al prossimo 30 aprile.

  • di Redazione Il Solidale
  • 14 gen 2021
  • CRONACA

Cosa si può fare e cosa no con il nuovo Decreto che prevede la proroga dello stato di emergenza, almeno fino al prossimo 30 aprile.

Mezza Italia rischia di finire da domenica prossima nelle due liste alte di restrizioni: sono 9 le regioni e province autonome a rischiare l'arancione e tre addirittura il rosso. Quest'ultimo colore, con le misure più stringenti, potrebbe essere assegnato a Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia. L'arancione potrebbe essere invece assegnato a Lazio, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Puglia, Umbria, Marche, Piemonte, Trentino Alto Adige. In questa fascia al momento ci sono già Calabria, Veneto, Lombardia, Sicilia ed Emilia Romagna. Toscana, Sardegna e Molise potrebbero rimanere in zona gialla. Con il nuovo decreto è stato prorogato lo stato di emergenza, che resta tale almeno fino al 30 aprile (il Cts aveva chiesto di mantenerlo fino al 31 luglio). Ecco alcune novità del decreto. Per quanto riguarda gli spostamenti e la loro durata, quelli tra Regioni e province autonome saranno vietati dal 16 gennaio 2021 al 5 marzo 2021, salvo quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. E' comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Qualora la mobilità sia limitata all'ambito territoriale comunale sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. E a proposito di visite amici e parenti, viene confermata la regola che consente a un massimo di due persone di andare a visitare amici o parenti, una volta al giorno. Il decreto prevede che in ambito regionale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05.00 e le ore 22.00, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi…  -  Per saperne di più e approfondire l'argomento, continua a leggere la più ampia news, cliccando  su notizie.tiscali.it (fonte notizia) pubblicata il 13 gennaio 2021.