Protocollo a Siracusa per spezzare la catena del caporalato

  • di Redazione Il Solidale
  • 31 mag 2021
  • CRONACA

Protocollo a Siracusa per spezzare la catena del caporalato

SIRACUSA - Firmato venerdì pomeriggio, 28 maggio, a Siracusa il protocollo per la prevenzione delle attività illecite in agricoltura e degli insediamenti abitativi spontanei. Si tratta di un ulteriore strumento messo in campo dal prefetto Giusi Scaduto a tutela dei lavoratori agricoli, della filiera agroalimentare e delle aziende sane. Hanno aderito all'accordo 21 sindaci della provincia, Inps, Centro per l'impiego e Ispettorato del lavoro, Confagricoltura e Coldiretti, Cia, Cgil, Cisl e Uil. I 10 punti del documento rappresentano l'ulteriore linea di azione contro caporalato e sfruttamento del lavoro e individuano soluzioni per potenziare il sistema di accoglienza per chi è in regola. Occhi sempre attenti a Cassibile a un mese dall'inaugurazione dell'ostello per lavoratori stagionali. «È un percorso che continuiamo a monitorare ogni giorno», racconta il prefetto in un'intervista al quotidiano "La Sicilia", «perché vogliamo che funzioni sia in un'ottica di civiltà e dignità delle persone, sia di legalità. Insieme all'amministrazione comunale e alle Forze di polizia monitoriamo a 360 gradi. Chi alloggia nel villaggio è munito di permesso di soggiorno e contratto di lavoro». La finalità principale della struttura, come ricordato, è di fornire una adeguata sistemazione alloggiativa ai lavoratori stagionali ma solo nel periodo dell'anno in cui c'è esigenza. «Io spero - prosegue il prefetto - che nel tempo, quando tutto il sistema entrerà a regime, possa anche non servire più nemmeno per questa finalità. Col protocollo che firmiamo oggi c'è l'impegno di tutta la provincia, ma soprattutto dei datori di lavoro che si assumeranno l'onere di trovare sistemazione alloggiativa ai propri lavoratori». Anche i sindaci faranno la loro parte e si impegneranno a trovare immobili pubblici o confiscati da destinare a questa attività. Il documento, in particolare, recepisce tutte le esigenze emerse nel corso dei diversi tavoli di confronto ed impegna i firmatari, ciascuno nell’ambito delle rispettive competenze e nel rispetto delle disposizioni di legge: ad assicurare un’idonea sistemazione alloggiativa ai lavoratori, scongiurando così l’insorgere di baraccopoli e insediamenti spontanei; a predisporre una banca dati per l’incontro fra domanda e offerta di lavoro, prevenendo il caporalato e lo sfruttamento lavorativo; a contrastare i rapporti fittizi di lavoro nel settore agricolo. «Non vogliamo più che la provincia sia teatro di situazioni di illegalità, rischio e sfruttamento», ha aggiunto il prefetto Scaduto. «Mi auguro che mettendo in piedi un sistema virtuoso come quello promosso dal protocollo, non accada più. Il protocollo vincolerà non solo le aziende con sede a Siracusa, ma anche quelle fuori provincia». «Per cambiare il mondo bisogna prima capirlo», ha concluso il prefetto, sottolineando come si sia lavorato intensamente nel corso dell'ultimo anno, in piena sinergia con tutti gli attori coinvolti. Compresa a fondo questa piccola porzione di mondo si è deciso che era arrivato il momento di cambiarla «per scrivere una storia differente da quella sin qui osservata e, in buona parte, subita»… - così come riporta la news pubblicata il 27 maggio 2021 che si può continuare a leggere cliccando su interno.gov.it (fonte notizia)