Polizia Postale di Catania: 33enne siracusano accusato di divulgazione di materiale pedopornografico su internet

  • di Redazione Il Solidale
  • 23 nov 2021
  • CRONACA

Polizia Postale di Catania: 33enne siracusano accusato di divulgazione di materiale pedopornografico su internet
(Salvo Cona) CATANIA. Su delega della Procura Distrettuale di Catania la Polizia Postale ha eseguito una perquisizione nei confronti di un uomo di anni 33, disoccupato, residente in provincia di Siracusa, ritenuto responsabile di divulgazione di materiale pedopornografico su internet.
Nel corso della perquisizione informatica sono stati rinvenuti centinaia di video ed immagini di pornografia minorile, anche con vittime in età infantile, conservati nei dispositivi elettronici in uso all’indagato che è stato, pertanto, tratto in arresto. L’arresto è stato convalidato dal pubblico ministero della Procura di Siracusa che ha disposto la detenzione domiciliare.
L’indagine del Compartimento Polizia Postale di Catania trae origine da una segnalazione inviata dalla al Centro Nazionale di Contrasto della Pedopornografia-Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale di Roma che ha trasmesso l’informazione alla Polizia Postale di Catania per le opportune indagini.
Gli approfondimenti investigativi hanno condotto alla identificazione dell’autore ed a raccogliere elementi probatori che hanno consentito all’autorità giudiziaria di emettere apposito provvedimento di perquisizione personale ed informatica.
Dalla Questura di Catania fanno sapere che il materiale sequestrato sarà sottoposto ad approfondite analisi da parte degli "esperti" della Polizia Postale, per chiarire le modalità di acquisizione e l’eventuale identificazione delle vittime di abusi.
E’ di alcuni giorni fa la notizia che sono in aumento i reati di atti sessuali con minorenne (+7%), adescamento di minori (+5%) e violenza sessuale a danno di minori (+24%). Sono alcune delle evidenze che il report elaborato dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale ha messo in luce sulla base dei dati del biennio 2019-2020 e del periodo 1 gennaio–30 settembre 2021 confrontato con analogo periodo del 2020.
Il documento che approfondisce il profilo delle vittime nonché quello degli autori, è stato realizzato in occasione della Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che ricorre il 20 novembre di ogni anno.
Per quanto attiene all’età delle vittime - si legge ancora nel report - quelle minori di anni 14 risultano ampiamente prevalenti in tutti i reati. Nella maggior parte dei casi, inoltre, l'incidenza delle vittime italiane è di gran lunga superiore rispetto a quella registrata per le vittime straniere, arrivando addirittura a superare, per tutto il periodo analizzato, il 90% nei reati di adescamento di minorenni e di pornografia minorile.
L’analisi dell’età degli autori dei reati mostra come le fasce più interessate sono quelle comprese tra i 45 e i 64 anni (31%) e tra i 35 e i 44 anni (29%). Nettamente inferiore la fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni, che si attesta al 10%.
In generale, dalla disamina dei dati emerge che i minori continuano ad essere vittime di reati che minacciano il loro sviluppo psico-fisico. Reati che si manifestano con numeri elevati e certamente sottostimati a causa della frequente omissione di denunce. Di qui, la crescente attenzione che genitori, educatori, psicologi, Forze di polizia e tutti gli operatori sociali prestano ai minori per riuscire ad individuare e a far emergere quel “sommerso di violenze” che spesso si consumano nel silenzio. Solo in questo modo si può giungere alla denuncia, che costituisce il mezzo principale per smantellare l’universo celato degli abusi sui minori