Inaugurato con un concerto l'organo a canne del 1869 che c'è nella Chiesa Madre di Raddusa
- di Redazione Il Solidale
- 16 dic 2021
- CRONACA

(Francesco Grassia) RADDUSA. Il maestoso Organo a Canne dal 1869 collocato all’interno della Chiesa Madre di Raddusa un tempo dedicata all’Immacolata Concezione e da qualche anno dedicata a San Giuseppe, è stato inaugurato nella serata del 14 dicembre scorso con un concerto eseguito dal Maestro Diego Cannizzaro, docente nel Centro Organistico di Caltanissetta. A causa della pandemia da coronavirus l’inaugurazione è avvenuta dopo un anno da quando l’Organo è stato restaurato in tutte le sue parti essenziali, ad opera della ditta che fa capo ai restauratori Filippo e Alessandro Cimino di Aragona. L’organo a canne è stato costruito nel 1869 (come dimostra una targhetta autentica fissata nelle struttura interna dell’organo stesso) dai Fratelli Giovanni a Pasquale Platania di Acireale, e da loro stessi collocato all’interno della Chiesa Madre di Raddusa al tempo dedicata all’Immacolata Concezione. Dopo la restaurazione era ritornato (nel mese di ottobre del 2020) nella sua sede originaria e, per oltre un anno è stato in letargo nell’attesa che qualcuno lo facesse suonare come ai “tempi antichi” quando, grazie alla sua complessa sinfonia di suoni, aveva un ruolo di primo piano nella musica sacra e nella liturgia ecclesiastica della parrocchia raddusana. L’organo, che da oltre 150 anni fa parte dell’arredamento dell’antica Chiesa Madre di Raddusa, è uno strumento musicale che appartiene alla famiglia degli “aerofoni” e produce il suo suono grazie ad un complesso sistema di canne metalliche di grandezza e di lunghezza variabili secondo la nota e il timbro che esse devono riprodurre. Si rende noto che il progetto, per il restauro è stato realizzato dallo studio associato che fa capo ai fratelli Filippo e Alessandro Cimino di Aragona (Ag) e si è reso possibile, dopo l’approvazione della Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania, grazie al finanziamento complessivo di 48 mila euro proveniente per il 50% dalla C.e.i. e per il restante 50% dal contributo personale del Parroco del tempo Don Pietro Mannuca che ha voluto fortemente la realizzazione dell’opera. La manifestazione inaugurale è stata organizzata dal Parroco Don Mauro Ciurca, che ne ha curato ogni minimo dettaglio, ed è avvenuta alla presenza del Vescovo di Caltagirone S.E. Mons. Calogero Peri, del sindaco di Raddusa prof. Giovanni Allegra e delle massime autorità civili e militari. L’evento è stato realizzato, nel rigoroso rispetto delle norme anticovid, ed è stato trasmesso in streaming sulla pagina di Facebook @parrocchia.raddusa. Tra le autorità ecclesiastiche erano presenti, oltre al vescovo Mons. Calogero Peri ed al parroco Don Mauro Ciurca, l’ex parroco Don Pietro Mannuca, promotore della realizzazione della opera di restauro. Tra le autorità militari: il vice comandante della locale Stazione dei Carabinieri maresciallo Francesco Caputo, intervenuto con un suo subalterno, e gli Ispettori della locale Polizia Urbana Aldo Sirna e Piero Bruno. Tra gli ospiti: la ditta restauratrice, rappresentata da Alessandro Cimino e da Giuseppe Calzolari; i maestri musicisti Filippo Mannuca, Raffaele Federico e Rosario Spatola, con il noto organista Giuseppe Sanfilippo intervenuto da Catania. Alla conclusione dei lavori il parroco ha salutato e ringraziato gli intervenuti e, in particolare il vescovo Mons. Calogero Peri e il sindaco prof. Giovanni Allegra. La foto è di Angelo Iaci.
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