A Enna un protocollo per potenziare gli strumenti a tutela dell’economia legale

  • di Redazione Il Solidale
  • 30 apr 2022
  • CRONACA

A Enna un protocollo per potenziare gli strumenti a tutela dell’economia legale

(Redazione) ENNA. Il Ministero dell'Interno ha comunicato che è stato sottoscritto il 29 aprile, presso la prefettura di Enna, il protocollo d’intesa tra l’Albo nazionale gestori ambientali, la Sezione regionale della Sicilia del medesimo Albo, la Camera di commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Palermo ed Enna e la stessa prefettura. Si tratta di un strumento inedito che abiliterà i componenti del Gruppo interforze antimafia della prefettura alla fruizione della banca dati dell’Albo gestori ambientali, mediante accesso a un web service, che consentirà di visualizzare, in tempo reale, tutte le informazioni, anche di carattere storico, caricate nell’Albo, relative all’intero territorio nazionale, in piena attuazione, peraltro, dei principi cardine del Codice di amministrazione digitale (Cad). L’esigenza – spiega la prefettura in una nota - è sorta da un’attività di accesso ai cantieri nei confronti di una locale ditta attiva nella raccolta di rifiuti, all’esito della quale è emersa non solo l’assenza di una previsione normativa che limiti il cumulo degli incarichi di responsabile tecnico in capo ad uno stesso soggetto ma anche l’estrema utilità derivante da una diretta consultazione dell’Albo Gestori Ambientali nel corso della fase istruttoria. Strumento di elevata valenza pratica, la cui sottoscrizione è stata positivamente ammessa da ANAC e dal ministero dell’Interno, con il necessario coinvolgimento del ministero della Transizione Ecologica. «Il mosaico dell’azione di prevenzione antimafia si delinea grazie ad un altro valido tassello – ha commentato il prefetto di Enna Matilde Pirrera – che consente di assumere informazioni in merito alla figura del responsabile tecnico e ad altri importanti aspetti della società di volta in volta presa in esame», sottolineando come tale intuizione possa valere come best practice per altri Uffici territoriali di governo, oltre a rappresentare importante tema di approfondimento accademico anche in adesione all’attuale esigenza di tutelare la destinazione dei fondi del PNRR da aggressioni criminali. Presenti alla cerimonia, oltre ai vertici degli enti sottoscrittori anche, parlamentari nazionali e regionali, il presidente della Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia, Claudio Fava, il procuratore presso il Tribunale di Enna, Massimo Palmeri e il sindaco, Maurizio Dipietro.