Ex Istituto Agrario, stop a degrado con Città metropolitana Catania, Comune di Caltagirone e la Curia che ne farà Centro accoglienza
- di Redazione Il Solidale
- 10 mag 2022
- CRONACA

(Salvo Cona) CALTAGIRONE. A Caltagirone è stato messo nero su bianco per l’intesa a tre –la Città metropolitana di Catania, proprietaria dell’immobile, l’Amministrazione comunale e la Curia vescovile– finalizzata ad arrestare il degrado in cui versa l’ex Istituto tecnico agrario, da tempo abbandonato e oggetto di ripetute incursioni vandaliche, e recuperarlo trasformandolo in Centro di accoglienza per gli “ultimi”. Il protocollo è stato firmato lo scorso 3 maggio, nell’ufficio del sindaco Fabio Roccuzzo, fra quest’ultimo, il commissario straordinario della Città metropolitana di Catania, Federico Portoghese, e il vescovo della Diocesi calatina (cui il bene sarà ceduto in comodato d’uso), Calogero Peri. La sottoscrizione con cessione in comodato alla Curia fa seguito all’incontro in municipio della metà dello scorso marzo, nel corso del quale si fece il punto della situazione sulle modalità di utilizzo dei vari immobili che, di proprietà dell’ex Provincia, si trovano a Caltagirone e costituiscono un significativo patrimonio da utilizzare nel migliore dei modi. “L’accordo di collaborazione che è in fase di redazione –sottolineò in quella circostanza il commissario straordinario Portoghese– è finalizzato a favorire una fruizione piena e flessibile di questo e di altri spazi e luoghi e può assurgere a modello di gestione e valorizzazione del patrimonio provinciale nei diversi contesti”. “Vogliamo –evidenziò il vescovo Peri– far tornare a vivere un luogo carico di storia e che ha rappresentato tanto per la città. Oggi esso può diventare un punto di riferimento per i più bisognosi e per le iniziative che si rivolgono a loro”. “Ringrazio il dott. Portoghese –dichiarò il sindaco Roccuzzo– per la sensibilità dimostrata. Lavoreremo in modo sinergico per potenziare e migliorare il sistema immobiliare della Città metropolitana di Catania a Caltagirone, con ricadute positive sulla nostra comunità”.
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