Le beneficiarie dei SAI di Mirabella Imbaccari "Ordinari" e "MSNA" hanno decantato con le poesie la Giornata mondiale del Rifugiato 2022
- di Redazione Il Solidale
- 5 lug 2022
- SOCIALE

(Salvo Cona) MIRABELLA IMBACCARI. In occasione del Ventennale SAI e della Giornata Mondiale del Rifugiato 2022, la ANGinRADIO “Vizzini Caleidoscopio” ha promosso delle piccole dirette radio nel quale sono intervenuti ospiti d’eccezione, esperti nel campo dell’immigrazione ma soprattutto la parte attiva di questo tessuto sociale: i nostri beneficiari.
Le beneficiarie dei progetti SAI “Mirabella Ordinari” e "MSNA" di Mirabella Imbaccari, coordinati rispettivamente dalla dottoressa Manuela Scebba e dal dottore Michele Napoli, sono state coinvolte nella lettura di poesie legate al tema dell’accoglienza e dell’immigrazione.
Grazie al supporto della dottoressa Alessia Patti, docente di alfabetizzazione di lingua italiana, le beneficiarie hanno scelto delle poesie legate alla tematica del mare. “Esse – spiegano i due coordinatori - vengono accolte nelle nostre strutture di accoglienza dopo aver attraversato il Mediterraneo. Approdano con gli occhi pieni di paura, sgomento, frustrazione. Dunque, questa enorme distesa di acqua blu non deve essere vista solo in termini negativi ma deve essere considerata un segno di speranza, un nuovo punto da cui ripartire. Di fronte ad un dramma del genere cerchiamo ogni giorno di incrementare la loro capacità di resilienza…. Per quanto riguarda, invece, la giornata di sabato 25 giungo – aggiungono e concludono Manuela Scebba e Michele Napol i- è stato un momento emozionante, toccante e pieno di riflessioni. Le nostre ragazze attraverso l’arte, la poesia e la musica sono riuscite a dimenticare solo per un istante il loro vissuto, lasciando aperta quella piccola porta per fare uscire un pizzico di luce e positività. Così le espressioni artistiche in tal senso, hanno permesso di superare ogni tipo di confine realizzando uno spazio di inclusione sociale e di condivisione, libero da ogni forma di chiusura”.
Le beneficiarie dei progetti SAI “Mirabella Ordinari” e "MSNA" di Mirabella Imbaccari, coordinati rispettivamente dalla dottoressa Manuela Scebba e dal dottore Michele Napoli, sono state coinvolte nella lettura di poesie legate al tema dell’accoglienza e dell’immigrazione.
Grazie al supporto della dottoressa Alessia Patti, docente di alfabetizzazione di lingua italiana, le beneficiarie hanno scelto delle poesie legate alla tematica del mare. “Esse – spiegano i due coordinatori - vengono accolte nelle nostre strutture di accoglienza dopo aver attraversato il Mediterraneo. Approdano con gli occhi pieni di paura, sgomento, frustrazione. Dunque, questa enorme distesa di acqua blu non deve essere vista solo in termini negativi ma deve essere considerata un segno di speranza, un nuovo punto da cui ripartire. Di fronte ad un dramma del genere cerchiamo ogni giorno di incrementare la loro capacità di resilienza…. Per quanto riguarda, invece, la giornata di sabato 25 giungo – aggiungono e concludono Manuela Scebba e Michele Napol i- è stato un momento emozionante, toccante e pieno di riflessioni. Le nostre ragazze attraverso l’arte, la poesia e la musica sono riuscite a dimenticare solo per un istante il loro vissuto, lasciando aperta quella piccola porta per fare uscire un pizzico di luce e positività. Così le espressioni artistiche in tal senso, hanno permesso di superare ogni tipo di confine realizzando uno spazio di inclusione sociale e di condivisione, libero da ogni forma di chiusura”.
Di seguito vengono riportate le due poesie lette dalle beneficiarie:
Dalia, originaria del Congo 20 anni ha scelto la poesia “ O Mare” di Amina Ali.
O mare fammi solo attraversare,
lasciami passare devo arrivare.
Ho lasciato tutto
amici, madre e padre
e voglio solo arrivare.
O mare portami in salvo e
non farmi del male,
lasciami andare
tra le tue onde
per approdare sulle sponde.
O mare non mi fare annegare
l’ho promesso a mia madre
di tornare con in tasca un futuro migliore
O mare lasciami andare.
O mare fammi solo attraversare,
lasciami passare devo arrivare.
Ho lasciato tutto
amici, madre e padre
e voglio solo arrivare.
O mare portami in salvo e
non farmi del male,
lasciami andare
tra le tue onde
per approdare sulle sponde.
O mare non mi fare annegare
l’ho promesso a mia madre
di tornare con in tasca un futuro migliore
O mare lasciami andare.
Douaa, originaria della Tunisia 13 anni, ha scelto la poesia: “ Io sto in fondo al mare” di Fernanda Ferraresso
Io resto quaggiù
nel fondo di una casa per noi tutti
senza ragioni e ipocrisie
una terra senza prigioni e un sogno sarà il mio respiro d’acqua
un vaso di cristallo il cuore
accoglier la nascita di mille cavallucci non più lamenti
non più aprirsi e chiudersi di cancelli
le nostre vite saranno astucci di perle.