Integrazione dei bambini ucraini a Caltagirone, grazie alla società sportiva "Academy Caltagirone" e alla Cooperativa "San Francesco"

  • di Redazione Il Solidale
  • 10 ott 2022
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Integrazione dei bambini ucraini a Caltagirone, grazie alla società sportiva "Academy Caltagirone" e alla Cooperativa "San Francesco"

(Salvo Cona) CALTAGIRONE. Con l'obiettivo di favorire il benessere dei minori dell'Ucraina in fuga dalla guerra, giunti da poco in Italia, la società sportiva "Academy Caltagirone" e la Cooperativa "San Francesco" si stanno adoperando per offrire occasioni utili per la loro integrazione, come sta accadendo per i 6 bambini ucraini - accolti ed ospitati nella città della ceramica - che venerdì scorso hanno potuto vivere un'avvincente e straordinaria giornata di integrazione, grazie alla quale hanno trascorso momenti di spensieratezza e divertimento, giocando con la squadra di calcio under 15 dell'Academy Caltagirone.
I sei piccoli ucraini - tra cui quattro ragazzini e due ragazzine, dai 10 ai 14 anni di età - hanno partecipato a quello che è stato per loro il primo ed entusiasmante allenamento di calcio, tanto che è stata siglata una convenzione tra la "Academy Caltagirone" e la "San Francesco", in modo tale da permettere a questi sei giovanissimi ucraini di allenarsi ancora ed imparare meglio a giocare a calcio, nei campi dell'ex convitto Inadel, in via delle Industrie.
In merito a questa lodevole iniziativa, Davide Di Benedetto (responsabile e allenatore dell'Academy Caltagirone, nonchè Tutor e responsabile per la Cooperativa 'San Francesco' del gruppo dei bambini ucraini arrivati il 10 agosto nel Calatino), ringrazia "i tecnici sportivi Giovanni Salonia e Alfredo Nicolosi che si sono resi subito disponibili per far partecipare i bambini ucraini alla seduta di allenamento dei calciatori (maschi e femmine) dell'under 15, con cui hanno avuto subito modo di fare amicizia ed integrarsi, a dimostrazione che lo sport unisce e che lo sport è vita. Peraltro alcuni di questi piccoli ucraini - sottolinea Davide Di Benedetto - parlano già bene l'italiano. Insomma, con questa iniziativa solidale vogliamo promuovere l'incontro e favorire occasioni di confronto e conoscenza reciproca".
Tanti bambini e adolescenti ucraini sono già in Italia ed è fondamentale che adesso venga posta particolare attenzione al processo di integrazione che li riguarda e li coinvolge, senza però trascurare - da parte di chi li accoglie e li ospita - l'eventuale necessità di avere un adeguato supporto psicologico, richiesto a causa di prevedibili ricadute traumatiche sui più piccoli, determinate dalla gravità e dalla repentinità degli eventi legati alla guerra. Ci auguriamo tutti che bambini e ragazzi dell'Ucraina (ma anche di altri Paesi) in fuga dalla guerra possano superare le difficoltà vissute e proseguire nel migliore dei modi il loro percorso educativo e soprattutto scolastico, per una buona accoglienza e un auspicato veloce apprendimento.