Alla scoperta del gioco 4LIFE

  • di Redazione Il Solidale
  • 1 lug 2015
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Alla scoperta del gioco 4LIFE

Mineo. Come raccontiamo ai ragazzi delle scuole medie il fenomeno dei richiedenti asilo ospitati nei centri di accoglienza del Calatino ? Come spieghiamo loro cos’è un CARA o un Centro SPRAR?
Sono queste le principali domande che si sono poste l’Avv. Massimo Millesoli e la sua equipe di volontari del Centro Studi CESTA.
“Insieme ad educatori, avvocati, operatori dell’accoglienza, mediatori culturali, abbiamo voluto realizzare uno strumento di comunicazione efficace delle ragioni per cui migliaia di uomini e donne lasciano il proprio Paese di origine, rischiando la vita, attraversando deserti e mari, subendo mille privazioni e maltrattamenti fisici e psichici per giungere nelle nostre coste.”
Con questa motivazione alla base è stato realizzato il gioco 4LIFE; uno Gioco di ruolo concepito in modo da assegnare un ruolo attivo ai ragazzi che vengono messi in condizione, attraverso il meccanismo del viaggio, di rivivere, la condizione del rifugiato, dell’immigrato, del minore costretto a fuggire dalla propria terra verso luoghi sconosciuti.
4Life, perché sono 4 le vite in gioco; 4Life anche per l’assonanza con for life “per la vita”, perché attraverso il gioco, si prova a far comprendere ai giovani partecipanti tutti i rischi affrontati dai profughi per raggiungere le nostre coste.
Partendo da 4 diversi Paesi (Pakistan – Nigeria – Somalia – Eritrea) con 4 diversi motivi di persecuzione (politico – religioso – sfruttamento – etnico) i ragazzi coinvolti dovranno raggiungere la Sicilia rivivendo le tante difficoltà che i profughi affrontano nel loro viaggio.
I partecipanti sono divisi in 4 gruppi, ciascuno rappresenta uno dei 4 protagonisti del gioco che si sviluppa su un Tabellone multimediale proiettato con l’ausilio di un videoproiettore.
Per aiutare i giovani partecipanti ad immedesimarsi nel ruolo, grazie alla collaborazione con la Osanet s.r.l, è stato predisposto un tabellone multimediale che proietta, tappa dopo tappa, gli spostamenti dei 4 protagonisti introducendo filmati, musica e foto pertinenti alla tappa da affrontare.
Si tratta di un vero e proprio viaggio a tappe, nel corso del quale il ragazzo vive, simulatamente e solo per gioco, l’esperienza dell’immigrazione forzata. Un viaggio che prende avvio dall’assunzione dell’identità di uno dei 4 personaggi proposti, per concludersi con l’arrivo in Italia.
11 tappe dividono Lamin – Ibrahim – Fara ed Eve dal loro sogno di costruire una nuova vita con più diritti e maggiore dignità.
L’esperienza dello Scuola Lab - 4life è stata già portata nelle scuole medie di Mineo, Licodia Eubea e Ramacca e in occasione della giornata mondiale del rifugiato 2015 alla villa comunale di Vizzini.
Ai ragazzi è stato affidato un compito importante quello di raccontare ai propri familiari ed ai propri amici la loro esperienza, l’esperienza dei giovani migranti di cui hanno vestito i panni per qualche ora.
I Dirigenti, gli insegnanti ed anche i genitori hanno avuto modo di ringraziarci per l’esperienza fatta vivere ai giovanissimi allievi coinvolti, i quali sono rimasti favorevolmente incuriositi dal fenomeno ripromettendosi di approfondirlo grazie all’iuto degli insegnanti e del materiale informativo messo a disposizione sul sito del Centro studi CESTA.
Il progetto proseguirà anche per l’anno scolastico 2015- 2016, per questo il Centro Studi lancia il proprio appello alla ricerca di volontari disponibile a sostenere questa bellissima esperienza. Massimo Millesoli