A Raddusa la "Natività" dell’artista ennese Stefania Bruno creata con la sua “Sand Art"

  • di Redazione Il Solidale
  • 30 dic 2022
  • EVENTI

A Raddusa la "Natività" dell’artista ennese Stefania Bruno creata con la sua “Sand Art"

(Francesco Grassia) RADDUSA. Se è vero, come recita un detto, che “la Classe non è acqua”, noi diciamo che “l’Arte è magia pura”. E sicuramente non corriamo il rischio di essere smentiti perché una Opera d’Arte, di qualunque tipo essa sia, suscita una cascata di emozioni talmente forti da mettere a dura prova il sistema cardiaco di coloro che la osservano. Le stesse emozioni e le stesse sensazioni che l’artista Stefania Bruno ha fatto vivere con la sua rappresentazione di “Sand Art” effettuata, nella serata del 29 dicembre scorso, presso la Chiesa Parrocchiale Immacolata Concezione di Raddusa, gremita come nelle grandi occasioni. Per chi non lo sapesse rendiamo noto che la “Sand Art” è una forma tipica del teatro contemporaneo che si fonda sul racconto per immagini. A Raddusa la giovane artista ennese Stefania Bruno ha raccontato la natività del Bambino Gesù con le immagini realizzate sulla sabbia che, ai numerosi presenti, hanno fatto trasudare emozioni e sensazioni di grande intensità. L’evento è stato organizzato dalla Parrocchia con il contributo del Comune di Raddusa nell’ambito di un progetto che prevede una diversità di lavori tesi a favorire la riscoperta del Natale. “La Parrocchia – ha detto il parroco Don Mauro Ciurca – ha progettato e organizzato diverse attività partecipando ad un bando comunale che attinge i fondi dal Ministero. E’ un progetto per i Centri ludici ricreativi 2022 creato per favorire il benessere dei minorenni e il contrasto alla povertà educativa”. E lo spettacolo offerto dall’artista di “Sand Art” aderisce perfettamente allo scopo del progetto. “Infatti – sostiene Stefania Bruno – il mio intendo è quello di invogliare i ragazzi a mettersi in gioco, sempre, in prima persona con il sorriso sulle labbra e, nello stesso tempo, farli riflettere sui fatti drammaticamente quotidiani e su determinate tematiche che non vanno tralasciate. Ai ragazzi della scuola, che rappresenta il principale luogo di crescita culturale e terreno fertile per fare germogliare la curiosità artistica, ho raccontato con le mie immagini di sabbia: il femminicidio, il bullismo, i disagi dei migranti, le stragi che hanno causato la morte dei giudici Falcone e Borsellino, l’olocausto e le varie storie di Cappuccetto Rosso, di Pinocchio e di Cenerentola”.  Alla conclusione dello spettacolo il pubblico ha applaudito l’artista che, per la sua brillante esibizione, ha ricevuto i ringraziamenti del Parroco Don Mauro Ciurca e il sindaco dott. Emilio Cosentino. Nella fotografia a sinistra l’artista Stefania Bruno al lavoro con la sua sabbia e a destra un’immagine la lei creata nel corso della sua performance.