Punto di situazione a Catania su accoglienza Minori Stranieri Non Accompagnati. Focus in Prefettura su criticità e progetti integrazione

  • di Redazione Il Solidale
  • 21 mar 2023
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Punto di situazione a Catania su accoglienza Minori Stranieri Non Accompagnati. Focus in Prefettura su criticità e progetti integrazione
(Redazione) CATANIA. Accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (Msna) presenti in provincia di Catania ed eventuali criticità collegate: questi i temi affrontati il 15 marzo scorso dal consiglio territoriale per l'immigrazione presieduto in prefettura dal prefetto Maria Carmela Librizzi, con la partecipazione dei rappresentanti delle amministrazioni coinvolte nella gestione - tra queste il tribunale per i minorenni, le Forze dell'ordine, comuni del territorio e regione  - e delle organizzazioni no-profit attive nell'assistenza per l'integrazione in Italia dei cittadini di Paesi terzi (extra-Unione europea).
A fronte dell'aumento della presenza di minorenni stranieri non accompagnati non si registrano particolari criticità sul territorio, ma rimane fondamentale assicurare le tutele previste dall'ordinamento, nazionale e internazionale, ai minori non accompagnati che arrivano nell'ambito dell'importante flusso di migranti che giungono in Italia, ha sottolineato il prefetto, evidenziando la necessità di aumentare le strutture di accoglienza attivando ulteriori Cas, i centri di accoglienza straordinari, che rispettino determinati standard organizzativi.
Molto importante, in generale, per la tutela effettiva di queste ragazze e ragazzi, riuscire a far emergere dalle primissime fasi di accoglienza eventuali vulnerabilità, facendo attenzione ad alcuni indicatori specifici, come nel caso della tratta, grazie anche al supporto di associazioni specializzate. Le stesse associazioni, e la rete pubblico-privato che con esse si è instaurata, molto apprezzata dal prefetto, sono fondamentali nell'intercettare i minori stranieri non accompagnati che si allontanano volontariamente dalle strutture di accoglienza, un fenomeno in aumento anche a causa dei tempi lunghi per il ricongiungimento dei ragazzi con i familiari spesso in altri Paesi dell'ue.
Il consiglio ha affrontato anche l'aspetto dell’istruzione scolastica dei minori stranieri non accompagnati nei nei centri provinciali per l'istruzione degli adulti, i Cpia, dove sono attivi percorsi formativi dedicati, fondamentali per l'integrazione dei ragagzzi. Importanti, sotto quest'ultimo aspetto, e apprezzati dai rappresentanti delle associazioni del terzo settore i diversi progetti dedicati portati avanti localmente nell'ambito del Sistema accoglienza integrazione (Sai), tra i quali ci sono anche iniziative mirate a particolari esigenze o fasce, come quelli rivolti alle ragazze o ai bimbi/adolescenti con patologie psicologiche o psichiatriche.