Un anno di Sprar a Gela
- di Redazione Il Solidale
- 4 lug 2015
- SOCIALE

Gela.Una pubblicazione nata dalla voglia di comunicare cronache quotidiane di integrazione.
E’ questo il lavoro realizzato dall’associazione Boànerghes4Life per il consorzio Sol.Calatino che racconta quel necessario passaggio da ‘immigrati’ a ‘cittadini’ che le strutture di protezione per rifugiati e richiedenti asilo comportano.
Lo SPRAR gelese gestito dal Consorzio ‘Sol. Calatino’ ospita attualmente 43 rifugiati: da un numero iniziale di 25 persone, il servizio centrale è passato all’attivazione di altri 25 posti aggiuntivi.La struttura gelese si è quindi resa disponibile ad accogliere altri ragazzi che si sono aggiunti ai precedenti.
I Richiedenti Asilo ospitati a Gela, tutti di sesso maschile, vengono principalmente dal Senegal, Bangladesh, Mali, Gambia e Costa d’Avorio.
I ragazzi hanno un’età compresa tra i 18 e i 40 anni e , tra loro, hanno raggiunto un ottimo livello di socializzazione facendo ‘gruppo’ nonostante le diverse etnie.
Vivono in quattro appartamenti della città, alcuni suddivisi secondo nazionalità, per facilitare la comunicazione interna e il mantenimento della propria identità culturale in un contesto di gruppo che ne mantenga tradizioni, usi e costumi.
Il nostro lavoro racconta il percorso avviato con l’equipe e i coordinatori del centro: dagli stage di formazione e lavoro, all’alfabetizzazione, all’impegno delle varie associazioni del territorio per coinvolgerli nelle varie attività socio – culturali.
La pubblicazione è stata presentata in occasione della Festa del Rifugiato promossa dalle Nazioni Unite, festeggiata lo scorso 21 giugno nei locali della Croce Rossa di Gela. Rosa Laura Battaglia (www.visionedioggi.it)
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