Sicilia, due miliardi per opere fantasma

  • di Redazione Il Solidale
  • 17 ago 2017
  • CRONACA

Sicilia, due miliardi per opere fantasma

L’Ance Sicilia nei mesi scorsi ha fatto uno studio su migliaia di cantieri che potrebbero partire perché finanziati, ma sono fermi per problemi burocratici da anni. Nel lontano 2004, governo Berlusconi in carica con Gianfranco Miccichè viceministro allo Sviluppo economico, il Cipe, come riporta Il Giornale di Sicilia, delibera lo stanziamento di 134 milioni di euro per la realizzazione di alcuni lotti della tratta stradale Gela-Agrigento-Trapani per ammodernare la vecchia statale 115. Sono trascorsi tredici anni, ma un cantiere non è stato ancora aperto. Prima si è perso tempo per il progetto definitivo poi l’opera, e i fondi, sono stati inseriti in un Accordo di programma quadro «rafforzato» per stabilire chi e come doveva utilizzare queste somme. L’Apq è stato firmato soltanto a inizio 2017, nel frattempo le somme non sono state spese.

In alcuni casi invece le somme stanziate inizialmente dal Cipe sono finite in altri contenitori e come in un gioco di prestigio sparite nel nulla: ad esempio molti fondi Cipe come quelli per alcuni lotti della statale Nord-Sud da Santo Stefano di Camastra, delibera Cipe da 399 milioni di euro, sono finiti nel calderone dei fondi Fas utilizzato dalla Regione per coprire i tagli imposti dallo Stato: adesso l’opera e i relativi finanziamenti sono stati inseriti nel famoso Apq «rafforzato». Ma i cantieri chissà quando apriranno.