TORNA LIBERA LA "CAPITANA" CAROLA RACKETE, ARRESTATA NEL PORTO DI LAMPEDUSA

  • di Redazione Il Solidale
  • 2 lug 2019
  • CRONACA

TORNA LIBERA LA "CAPITANA" CAROLA RACKETE, ARRESTATA NEL PORTO DI LAMPEDUSA

Torna libera la "capitana" Carola Rackete, arrestata nel porto di Lampedusa, dopo avere forzato il blocco per fare sbarcare i 41 migranti a bordo della nave da 17 giorni. Il Gip presso il Tribunale di Agrigento ha deciso di non convalidare l'arresto del comandante della Sea Watch 3, Carola Rackete, ed altresì deciso di non disporre nei suoi confronti misure cautelari. La Procura della Repubblica di Agrigento aveva chiesto la convalida del provvedimento e il divieto di soggiorno in provincia. A quanto pare, per il gip di Agrigento il reato di resistenza a nave da guerra, contestato dalla Procura alla "capitana" di nazionalità tedesca, non sussisterebbe in quanto la motovedetta delle Fiamme Gialle speronata dall'imbarcazione della Ong olandese non sarebbe una nave da guerra. Anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale non sussisterbbe perché la trentenne tedesca avrebbe agito nel corso dell'adempimento di un dovere. La notizia della decisione del Gip di Agrigento di non convalidare l'arresto di Carola Rackete e di rimetterla in libertà senza alcuna misure cautelare è stata annunciata dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ed è stata accolta con una entusiastica ovazione della folla che in quel momento stava manifestando a suo favore davanti all'ingresso del porto palermitano, a suo sostegno. Nella giornata di oggi, proprio a Palermo, diverse associazioni si sono mobilitate a sostegno della capitana di Sea Watch 3. I manifestanti chiedevano il rilascio della comandante e il dissequestro della nave al grido "Salvare vite non è reato". Gli organizzatori della manifestazione sono stati Arci - Legambiente, Acli, ActionAid, Centro Astalli, Comunità di Sant'Egidio, Fondazione Migrantes, Gruppo Abele, Intersos, Medici Senza Frontiere, Refugees Welcome Italia, Rete Studenti Medi, Save the Children Italia, Unione degli studenti. Hanno partecipato anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil. Anche l'equipaggio della Ong ha esultato, escalmando: "Siamo sollevati dal fatto che il nostro capitano sia liber... Non c'era motivo per lei di essere arrestata, dato che aveva solo fatto una campagna per i diritti umani nel Mediterraneo e assunto responsabilità laddove nessun governo europeo lo avesse fatto". Non è rimasto soddisfatto invece il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che nel commentare la decisione del gip di Agrigento, ha dichiarato che "per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera.... Se è così Nnessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale".