Tragedia in mare: 13 cadaveri recuperati, tutte donne, tra loro una ragazzina di 12 anni. Erano quasi 50 in un barchino.

  • di Redazione Il Solidale
  • 7 ott 2019
  • CRONACA

Tragedia in mare: 13 cadaveri recuperati, tutte donne, tra loro una ragazzina di 12 anni. Erano quasi 50 in un barchino.

LAMPEDUSA - Inizio settimana funesto. Ancora tragedia in mare, al largo di Lampedusa. La scorsa notte si è verificato l’ennesimo drammatico naufragio, a causa del quale sono ancora in corso le disperate ricerche dei dispersi in mare. Sono impegnate alcune unità aereonavali della Guardia Costiera italiana e e motovedette delle Fiamme Gialle. Al momento sono stati recuperati 13 cadaveri, tutte donne: tra loro una incinta e il corpo di una bambina di 12 anni. I corpi delle altre vittime sarebbero ad almeno 50 metri di profondità, secondo quanto si apprende dai soccorritori che stanno cercando di recuperare i cadaveri. I corpi delle altre vittime sarebbero ad almeno 50 metri di profondità secondo quanto si apprende dai soccorritori che da ore stanno cercando di recuperare i cadaveri. Si cercano ancora altri dispersi, tra cui c'è anche una bimba di appena 8 mesi con la sua mamma: ci sarebbero almeno una ventina di dispersi, tra cui molti bambini, in tutto 8 bambini. A raccontare quanto accaduto è stata una sopravvissuta, sorella delle due vittime, che è riuscita a salvarsi. Le ricerche proseguono senza sosta. Poco dopo la mezzanotte la motovedetta della Guardia costiera ha avvistato a 6 miglia dall’isola il barchino sovraccarico e già sbandato. Raggiunta dopo qualche minuto da un'unità della Guardia di finanza, le unità navali si sono avvicinate alla piccola imbarcazione, ma le condizioni meteomarine avverse e lo spostamento repentino dei migranti hanno provocavato il ribaltamento dell’unità. L’immediato intervento delle motovedette e l’impiego del soccorritore marittimo della Guardia costiera ha consentito di trarre in salvo 22 dei migranti caduti in mare, di cui 18 da parte dell’unità della Guardia Costiera e 4 dalla motovedetta delle Fiamma Gialle. Per il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, quanto accaduto è da considerare "una mattanza"... perchè "non si può consentire che la gente muoia così, e continui a morire così... Io l'ho saputo alle tre di notte dal comandante della Guardia costiera che mi chiedeva dove portare i cadaveri... Non è cambiato nulla, se non si prendono provvedimenti seri, i morti ci saranno sempre...".                                                                                                                                          Salvo Cona