4 novembre, festa Forze armate : consegna piastrina Ten. Domenico Milazzo, morto in Russia
- di Redazione Il Solidale
- 3 nov 2019
- EVENTI
CALTAGIRONE - Su iniziativa del Comune, lunedì 4 novembre saranno celebrati anche a Caltagirone il “Giorno dell’Unità nazionale e Festa delle forze armate” secondo il seguente programma: alle 10 raduno in piazza Municipio; alle 10.15 sistemazione in corteo; alle 10.30, in Cattedrale, nel centro storico della città, Santa Messa con la partecipazione delle autorità civili, delle rappresentanze delle forze dell'ordine, delle associazioni d’arma e di volontariato e delle scuole; alle 11.30 corteo al Monumento dei Caduti e, alle 12, arrivo allo stesso e inizio della cerimonia, nel corso della quale si consegnerà ai parenti la piastrina di riconoscimento del tenente Domenico Milazzo, caduto sul fronte russo il 20 dicembre 1942 durante la II Guerra mondiale e, dopo che le sue spoglie avevano a lungo dimorato in una fossa comune del cimitero militare campale di Selenij Yar, oggi sepolto nella cappella di famiglia, all’interno del cimitero monumentale di Caltagirone, dove i suoi resti furono traslati nel 1993 a seguito dell’esumazione e della richiesta della sorella Cristina. Domenico Milazzo nacque a Roma il 22 ottobre 1916, ma la sua famiglia (il papà Vincenzo era ingegnere) era originaria di Caltagirone. Domenico, chiamato familiarmente Mimmo, aveva due sorelle più grandi di lui, Cristina, nata nel 1911, e Nicoletta nel 1912. Era un giovane sportivo e, oltre a essere socio della sezione Canottaggio dell’A.S. Lazio, amava la montagna e lo sci. Era celibe e, quando fu richiamato alle armi per partire per il fronte russo come sottotenente nella III Divisione Alpina “Julia” – 9° Reggimento Alpini, si era appena laureato in legge. Partecipò alle operazioni di guerra e fu colpito a morte durante un violento combattimento. Fu decorato, nel 1948, della medaglia d’argento al valor militare alla memoria. La consegna della piastrina del tenente Milazzo è possibile grazie al certosino lavoro, durato ben 10 anni, di una coppia lombarda, Maria Giovanna e Antonio Respighi che, recuperate per caso, durante un viaggio in camper, 350 piastrine di riconoscimento di altrettanti soldati italiani caduti nella Campagna di Russia, è riuscita a restituirle allo Stato italiano, organizzando per ciascuna piastrina, grazie alla disponibilità e collaborazione del Comune interessato – in questo caso Caltagirone -, il “ritorno a casa” del caduto. “Si tratta –sottolinea il sindaco Gino Ioppolo– di un tributo a un soldato eroico, esempio fra gli esempi di dedizione alla Patria, ognuno servendola secondo i propri personali ideali, affinché le giovani generazioni non dimentichino”. Salvo Cona