Caltagirone. Bando per Centro disabili gravi dai 19 ai 40 anni : attività socializzanti e ricreative

  • di Redazione Il Solidale
  • 18 dic 2020
  • SOCIALE

Caltagirone. Bando per Centro disabili gravi dai 19 ai 40 anni : attività socializzanti e ricreative

CALTAGIRONE - Il Comune di Caltagirone ha emesso un avviso pubblico (istanze entro le 11 del 26 gennaio 2021) “per l’individuazione di un’organizzazione di volontariato o di un’associazione di promozione sociale (in grado di coinvolgere anche associazioni giovanili), per l’affidamento dell’azione del Piano di zona 2018-2019 del Distretto socio – sanitario 13, con cui realizzare un Centro per disabili gravi nel quale svolgere attività socializzanti e ricreative”.  Il “target” del servizio (durata 4 mesi e finanziamento di 11.554,42 euro, prorogabili di altri 4 mesi attivando le analoghe risorse della seconda annualità) è costituito da almeno 20 disabili, anche non autosufficienti, d’età compresa fra i 19 e i 40 anni. Previste attività mirate allo sviluppo delle capacità relazionali e di comunicazione e momenti collettivi di gioco e divertimento organizzati, in modo da promuovere le capacità creative, comunicative e, nello stesso tempo, le autonomie. Analoghi centri saranno attivati, nell’ambito dello stesso Piano di zona, pure a San Cono e Grammichele. Per visualizzare i bandi, cliccare sul seguente link: http://www.comune.caltagirone.gov.it/CMS_Bandi/default.aspx?1*557*0*1 “Per la prima volta nella nostra città –sottolinea l’assessore al Welfare, Sabrina Mancuso –viene realizzato un Centro che si occupi dei diversamente abili dai 19 ai 40 anni, vale a dire rientranti in una fascia anagrafica successiva a quella della frequenza scolastica. Si tratta, quindi, di un modo concreto per andare incontro agli stessi beneficiari e alle loro famiglie, creando una serie di opportunità per trascorrere le giornate nel segno della socializzazione e delle tante iniziative. Altro aspetto da evidenziare è quello del coinvolgimento attivo nel servizio, oltre che delle stesse famiglie, anche delle associazioni giovanili, per favorire un’effettiva e piena integrazione dei diversamente abili”.   Salvo Cona