Intimidazioni ai giornalisti siciliani: strategie comuni contro un fenomeno in crescita

  • di Redazione Il Solidale
  • 15 mar 2021
  • CRONACA

Intimidazioni ai giornalisti siciliani: strategie comuni contro un fenomeno in crescita

ROMA - Esaminare e approfondire le informazioni a disposizione e condividere la strategia di contrasto al fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti siciliani, più che triplicati nel 2020: questo l'obiettivo del confronto svoltosi in videoconferenza, la mattina di venerdì 12 marzo. La riunione è la seconda di una serie di iniziative a livello territoriale dell’Organismo permanente di supporto al "Centro di coordinamento per le attività di monitoraggio, per un'analisi e uno scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti”, presieduto dal direttore centrale e vice direttore generale della Pubblica Sicurezza, Vittorio Rizzi, e composto da rappresentanti di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Ordine dei Giornalisti (Odg) e Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi). All'incontro, oltre al prefetto Rizzi e al prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, hanno partecipato anche i prefetti di Agrigento, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani, rappresentanti delle prefetture di Catania, Caltanissetta ed Enna, il sindaco di Palermo, i vertici delle Forze di polizia del capoluogo regionale e rappresentanti dei giornalisti siciliani. L'attenzione è rivolta ad un fenomeno che in Sicilia ha visto crescere gli episodi dagli 8 del 2019 ai 27 del 2020, laddove la matrice dei reati è in gran parte riconducibile alla criminalità organizzata (16) e buona parte delle minacce, in linea con l’impennata del cyber-crime nell’anno della pandemia Covid-19, sono avvenute in rete (13 su 16). Sottovalutare e banalizzare le minacce sarebbe l'errore più grave, ha avvertito il prefetto Rizzi sottolineando come debbano essere "contrastate sul nascere per scongiurare un’escalation di violenza" e ribadendo l'importanza della tempestività nella condivisione delle informazioni tra le Forze di polizia e i giornalisti, per un'analisi ancora più puntuale e approfondita. Nell'ambito della strategia nazionale di contrasto al fenomeno tracciata dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, del resto, lo stesso ministro - ha ricordato il prefetto - "ha richiamato più volte l’attenzione sull’importanza della formazione delle forze di polizia perché intercettino sul nascere i pericoli e venga sempre salvaguardato un bene costituzionalmente garantito come la libertà di stampa”. Sulla stessa linea, il prefetto di Palermo Forlani ha sottolineato la necessità di sviluppare sui territori iniziative in grado di velocizzare e rendere quanto più accurata possibile la conoscenza degli episodi di minaccia o intimidazione, spesso non denunciati o segnalati. Iniziative comuni di formazione tra operatori di polizia e giornalisti, ha aggiunto, possono rappresentare un valido contributo in questa direzione… - così come riportato nella news pubblicata il 12 marzo 2021 su interno.gov.it (fonte notizia).