Siciliana "indennizzata" fra vittime reati violenti. Per loro, 260mila euro da Comitato solidarietà
- di Redazione Il Solidale
- 18 mar 2021
- CRONACA
Il Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e intenzionali violenti, il Prefetto Marcello Cardona, mercoledì 17 marzo ha presieduto il Comitato per la solidarietà alle vittime di mafia e di reati violenti per esaminare le richieste di risarcimento e di indennizzo, tra le quali vi è una donna siciliana, alla quale è stata riconosciuta una somma di 25.000,00 euro a titolo di indennizzo: si tratta di una ragazza, minorenne all’epoca dei fatti, costretta a subire atti sessuali da parte del padre separato, durante le previste occasioni di incontro, nel 2006 in provincia di Messina. Il Commissario ha assegnato gli indennizzi predeterminati normativamente alle seguenti vittime di "reati dolosi con violenza alla persona": euro 60.000,00 ai figli di una vittima di “femminicidio”, uccisa dal marito nel 2017 in provincia di Venezia. La polizia accertava che al culmine di una violenta lite l’uomo prima colpiva la donna con un coltello e poi la inseguiva uccidendola con un colpo di pistola, successivamente si toglieva la vita con la stessa arma; euro 50.000,00 ai genitori di una vittima di “femminicidio” commesso nel 2006 in provincia di Caserta. L’ex fidanzato, reo confesso, uccideva la ragazza di diciannove anni con un colpo di pistola, non riuscendo ad accettare la fine della loro relazione sentimentale; euro 50.000,00 alla madre per l’omicidio del figlio commesso nel 2009 a Cosenza. Le indagini condotte dalla locale Questura accertavano che l’omicida colpiva al cuore con un coltello il ragazzo, a causa della crescente gelosia per la donna che aveva in comune con la vittima; euro 25.000,00 in favore di una vittima per lesioni personali gravissime. La donna, ricoverata in prognosi riservata per la presenza di ustioni di terzo grado sul viso e sul corpo, nel 2013, indicava nel marito l’autore dell’aggressione ai suoi danni. I Carabinieri della Stazione di Roma Cecchignola accertavano che a seguito di una lite insorta per futili motivi l’uomo prelevava dal bagno una bottiglia contenente acido muriatico gettando addosso alla moglie il contenuto; euro 25.000,00 in favore di una ragazza, minorenne all’epoca dei fatti, costretta dal convivente della madre a subire atti sessuali, nel 2005 in provincia di Reggio Calabria; euro 25.000,00 in favore dei genitori di una ragazza che nel 2019, all’età di quindici anni, subiva violenza sessuale da parte di un soggetto infermo di mente, poco dopo l’uscita da scuola. La giovane studentessa forniva al personale in servizio nel Gruppo Falchi della Questura di Cagliari una descrizione dettagliata dell’aggressore; grazie alle informazioni ricevute gli investigatori rintracciavano l’individuo sottoponendolo a fermo. Salvo Cona
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