Raddusa: si protesta perchè “da mesi, le attività dell’A.s.d. 'Volley Città del Grano' sono sospese"

  • di Redazione Il Solidale
  • 5 mag 2021
  • CRONACA

Raddusa: si protesta perchè “da mesi, le attività dell’A.s.d. 'Volley Città del Grano' sono sospese"

RADDUSA – Allarme rosso e proteste civili e più che giustificate da parte del’A.s.d. Volley Città del Grano di Raddusa avverso le decisioni del Governo Nazionale, di quello regionale e dello stesso Comune di Raddusa  che, per contenere l’emergenza sanitaria causata dall’imperversare del  covid-19, hanno bloccato da diversi mesi tutte le attività sportive giovanili. Il dissenso dell’Associazione sportiva raddusana, che cura il settore giovanile della pallavolo, è stato manifestato pubblicamente, sul proprio sito Fb, con la postazione di un post in cui traspare tutta l’amarezza di uno staff costretto a bloccare tutto, per osservare le norme stabilite per il contenimento della emergenza sanitaria. Nell’attesa dei protocolli delle varie Federazioni Sportive Italiane e degli ulteriori chiarimenti delle stesse autorità sportive e politiche italiane competenti, l’Associazione sportiva ha comunicato che: “da oltre quattro mesi, tutte le attività dell’A.s.d. “Volley Città del Grano” di Raddusa sono sospese e ciò ha causato il grave disappunto dei numerosi ragazzi iscritti alla scuola di pallavolo”.  Nel comunicato in argomento il presidente Giovanni Piazza ne spiega i motivi e dice che: “le direttive sanitarie sostengono che "Prima di tutto deve essere rispettata la salute dei Cittadini" e su questo principio siamo tutti d'accordo; non lo siamo invece sulle chiusure generalizzate ed esponiamo  il nostro pensiero in pochissimi punti: 1) Visto che in Sicilia, e quindi anche a Raddusa, vi sono pochissimi casi nei confronti del resto d'Italia, perchè non fare delle limitazioni, invece di penalizzare tutti senza alcuna distinzione? 2) Erano state imposte  dall’alto direttive sanitarie rigidissime (adeguamento delle strutture, sanificazione degli ambienti, attrezzature e materiale sanitario, distanziamento ecc.) e tutte queste misure sono state rispettate. Tutto è stato fatto, ma ci chiediamo: a cosa è servito rispettare le regole imposte a nostre spese? A niente!!!. 3) Scuola elementare in presenza ok! Attività sportive ricreative giovanili no! Perché? Quali sarebbero le differenze? Da sempre si è predicato che lo sport è fondamentale per migliorare la concentrazione e la capacità di apprendimento. Ora non più? Comprendiamo che Governare è difficile, fare la quadra e accontentare tutti ancora di più, ma siamo convinti che chiudere le attività sportive di base dove ci sono pochissimi interessi e lasciare aperte solo le attività ritenute di rilevanza Nazionale è una discriminazione vera e propria, sia per le oltre centomila Associazioni che per gli oltre otto milioni di praticanti in Italia. Aspettiamo un atto di ravvedimento ed una proroga da parte dei nostri Governanti, per poter ridare a tutti gli amanti di questa disciplina una casa dove trascorrere ore spensierate di sport e di sano divertimento nel pieno rispetto delle regole”. Nella foto vediamo i bambini della scuola di pallavolo in attesa di tornare a giocare.    Francesco Grassia