Su.Pr.Eme, a Caserta una task force contro caporalato e sfruttamento. Sicilia è nel programma
- di Redazione Il Solidale
- 9 set 2021
- LAVORO

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha avviato il Programma Su.Pr.Eme. Italia (Sud Protagonista nel superamento delle Emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle cinque regioni meno sviluppate).
Il Programma, finanziato dai fondi AMIF – Emergency Funds (AP2019) della Commissione europea – DG Migration and Home Affairs e coordinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale Immigrazione (Lead partner) in collaborazione con le Regioni interessate (Puglia quale Lead assistant, Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia); l’Ispettorato Nazionale del Lavoro – Direzione Centrale tutela sicurezza e vigilanza del lavoro; l‘Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e Nova consorzio, si inserisce nell’ambito del Piano Triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato; in particolare tra gli interventi di natura emergenziale nelle aree che presentano maggiori criticità.
Nell’ambito del Programma, una task force coordinata dall’Ispettorato del Lavoro di Caserta e composta dagli Ispettorati del Lavoro di Napoli, Bari, Foggia, Potenza-Matera, Cagliari-Oristano e Roma; dal personale ispettivo della ASL locale; dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Caserta; dai militari delle Stazioni locali dei Carabinieri e dai mediatori culturali messi a disposizione dall’OIM, ha svolto un’attività di vigilanza straordinaria nella provincia di Caserta tesa a contrastare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo e del caporalato in agricoltura.
L’attività di vigilanza si è svolta nell’arco di 5 settimane tra maggio e agosto e ha interessato 86 aziende agricole e bufaline dei territori dell’agro aversano, dell’agro sessano e della Piana dei Mazzoni.
L’attività di vigilanza si è svolta nell’arco di 5 settimane tra maggio e agosto e ha interessato 86 aziende agricole e bufaline dei territori dell’agro aversano, dell’agro sessano e della Piana dei Mazzoni.
Sono state controllate le posizioni lavorative di 355 lavoratori e nell’immediatezza degli accessi ispettivi sono stati emanati 29 provvedimenti di sospensione dell’attività di altrettante aziende per la presenza accertata di 134 lavoratori completamente “in nero”. Per tutti i lavoratori sono in corso le verifiche per violazioni in materia di orario di lavoro e di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Inoltre, sono state verificate le posizioni di 200 lavoratori provenienti da Paesi extra-UE di cui 25 sono risultati essere privi del permesso di soggiorno. Per il loro impiego al lavoro sono stati denunciati 11 imprenditori… - così come si legge e pubblicato il 6 settembre 2021 da integrazionemigranti.gov.it (fonte notizia)
Inoltre, sono state verificate le posizioni di 200 lavoratori provenienti da Paesi extra-UE di cui 25 sono risultati essere privi del permesso di soggiorno. Per il loro impiego al lavoro sono stati denunciati 11 imprenditori… - così come si legge e pubblicato il 6 settembre 2021 da integrazionemigranti.gov.it (fonte notizia)
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