(Salvo Cona) CALTAGIRONE. Stipulato in Prefettura il Patto per l’attuazione della sicurezza urbana e l’installazione di sistemi di videosorveglianza. A siglarlo sono stati il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi con il Comune di Caltagirone (uno degli 11 in provincia etnea).

A firmarlo, in rappresentanza dell’Amministrazione municipale di Caltagirone e su delega del sindaco Fabio Roccuzzo, è stato l’assessore comunale alla Sicurezza e alla Legalità, Giuseppe Fiorito.

L’iniziativa si colloca nel solco della normativa che indica, fra gli strumenti privilegiati per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, l’installazione di sistemi di videosorveglianza, da prevedersi nell’ambito dei patti per la sicurezza urbana sottoscritti tra il prefetto e il sindaco (o un suo delegato). Per la realizzazione degli impianti di videosorveglianza da parte dei Comuni, la normativa in questione ha autorizzato, per il 2021, la spesa di 27 milioni di euro. Possono accedere all’erogazione del contributo i Comuni che, nell’ambito dei “patti”, abbiamo individuato la collocazione di telecamere come obiettivo prioritario per la lotta ai reati di vario tipo. I progetti presentati dovranno essere approvati dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che valuterà la loro aderenza alle direttive ministeriali. Successivamente saranno esaminati da un’apposita commissione costituita presso il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica sicurezza, che redigerà una graduatoria dei Comuni ammessi ai finanziamenti.

“Abbiamo posto le basi – sottolinea l’assessore Fiorito – per la presentazione di uno specifico progetto con il quale intendiamo concorrere all’assegnazione di risorse da destinare all’installazione di sistemi di videosorveglianza, oggi sempre più necessari per consentire, accanto all’indispensabile azione condotta quotidianamente dalle forze dell’ordine, di prevenire e fronteggiare adeguatamente comportamenti dannosi per la comunità”.