A Raddusa cova il malumore tra i raddusani che lamentano di non ricevere la posta a domicilio

  • di Redazione Il Solidale
  • 18 gen 2022
  • CRONACA

A Raddusa cova il malumore tra i raddusani che lamentano di non ricevere la posta a domicilio

(Francesco Grassia) RADDUSA. Non basta il Covid -19, i cui contagiati in questi ultimi tempi, a Raddusa, hanno  raggiunto limiti molto elevati, a complicare ancora di più la vita ai cittadini ci si è messa anche la “Poste Italiane” che da quasi due mesi, per motivi sconosciuti a tutti, ha smesso di distribuire la corrispondenza domiciliare. Il malumore della gente ha raggiunto i limiti della sopportabilità perché non ricevendo la posta in arrivo non riescono ad avere i necessari contatti con l’esterno. Il problema maggiore è costituito dalla mancata possibilità di effettuare il pagamento delle bollette del telefono, della luce e del gas (già scadute da una settimana) perché non ricevendole la gente non sa come barcamenarsi per pagarle ed evitare la possibile mora e il conseguente possibile taglio dei servizi. Molti cittadini si sono recati presso l’unico ufficio postale (nella foto di Francesco Grassia) esistente nella città del grano, a chiedere lumi ma i dipendenti in servizio hanno dato soltanto risposte evasive e non sono state in grado di dare risposte certe. Alcuni utenti hanno provato a chiamare il direttore responsabile del servizio addetto alla distribuzione domiciliare ma il numero del telefono di quest’ultimo risulta sempre occupato e così nessuno ha saputo dire se trattasi di una situazione momentanea o se si tratta di una interruzione definitiva del servizio. Abbiamo contattato telefonicamente la direttrice dell’ufficio postale di Raddusa, dott.ssa Veronica Anastasi, la quale ci ha informato di avere rappresentato la gravità della situazione al responsabile della ditta a cui è affidato il servizio relativo alla distribuzione della corrispondenza nella città di Raddusa, che così ha detto: “la mancata distribuzione domiciliare della posta in arrivo è dovuta al fatto che il dipendente della ditta (privata), incaricato per lo svolgimento del servizio, è assente per malattia e di conseguenza la posta è rimasta ferma ed è ancora giacente nell’apposito ufficio. Tra qualche giorno il dipendente dovrebbe riprendere a lavorare e il problema sarà risolto”. Ora ai cittadini non resta che restare in attesa di rivedere il postino bussare alla porta come prima perché il servizio di ricezione della posta è tra i più importanti soprattutto per quelle persone (gli anziani su tutti) che sconoscono la tecnologia, per i quali è assolutamente impossibile pagare online le bollette scadute.