Riunione in prefettura dell'Osservatorio sulla devianza minorile a Catania: attenzione rivolta ai quartieri piu disagiati

  • di Redazione Il Solidale
  • 26 mar 2022
  • CRONACA

Riunione in prefettura dell'Osservatorio sulla devianza minorile a Catania: attenzione rivolta ai quartieri piu disagiati

(Redazione) CATANIA. Riunione operativa il 23 marzo mattina in prefettura a Catania dell'Osservatorio Metropolitano di coordinamento e monitoraggio per la pianificazione degli interventi e delle strategie nei quartieri più disagiati del territorio.
Presieduta dal prefetto Maria Carmela Librizzi, congiuntamente al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Catania e al presidente del tribunale dei minori, ha rappresentato un'occasione per evidenziare il ruolo efficace dell'Osservatorio, che ha determinato una svolta culturale nel settore.
Grazie all’azione sinergica delle diverse istituzioni, infatti, le iniziative volte ad arginare la delinquenza minorile e la dispersione scolastica sono divenute continuative ed efficaci.
Il presidente del tribunale dei minori ha sottolineato l'incisivo aumento del numero di segnalazioni sulla dispersione scolastica rispetto all'anno scorso. A tal proposito, il comune di Catania ha recentemente bandito un concorso per sessanta posti di assistente sociale e l’azienda sanitaria provinciale sta realizzando le equipe multidisciplinari che costituiranno un prezioso strumento da affiancare alla magistratura.
Nell’ambito delle nuove iniziative da avviare, il prefetto ha comunicato che verranno istituiti appositi tavoli tematici con il comune, la Città Metropolitana e le associazioni appartenenti al gruppo “Coordinamento iniziative e monitoraggio PNRR Catania”, che presentano progetti di riqualificazione urbana finanziabili con fondi del PNRR, precisando che in questa attività sarà di grande supporto l’Università, che ha messo a disposizione le proprie competenze tecniche.
All'incontro hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore ai servizi sociali e alle politiche per la famiglia e l’assessore all’istruzione del comune, la procura presso il tribunale dei minori, i vertici delle Forze dell’ordine, l’Università, il dirigente dell’ufficio scolastico regionale e il dirigente dell’Azienda sanitaria provinciale.