Raddusa. Conclusa il 19 la festa in onore del santo Patrono, San Giuseppe, coi tradizionali "Altari" come ringraziamento per il raccolto

  • di Redazione Il Solidale
  • 20 set 2022
  • CRONACA

Raddusa. Conclusa il 19 la festa in onore del santo Patrono, San Giuseppe, coi tradizionali "Altari" come ringraziamento per il raccolto

(Francesco Grassia) RADDUSA. Dopo due anni di sosta forzata a causa della pandemia da covid, dal 17 al 19 settembre scorso la comunità raddusana ha festeggiato il proprio Santo Patrono San Giuseppe, ripristinando i vecchi canoni tradizionali. Quella riservata al proprio Santo Protettore è, per la popolazione della città del grano, la festa per eccellenza, per le sue consuetudini, per i suoi riti e per il suo cerimoniale, ma soprattutto per l’insieme dei valori religiosi che assomma in se. A Raddusa San Giuseppe viene festeggiato due volte all’anno: a Marzo ed a Settembre. Il 19 Marzo con i tradizionali “Altari” che i cittadini innalzano al Santo Protettore per grazia ricevuta, dal 17 al 19 Settembre come ringraziamento per il raccolto, quasi sempre generoso, derivante da un anno di duro lavoro nei campi. Così le celebrazioni religiose dedicate al Santo Patrono hanno avuto inizio il 17 settembre con la simpatica iniziativa promossa dal Parroco Don Mauro Ciurca, cioè l’offerta al Santo Protettore di alcuni prodotti della terra di Raddusa, ad opera di un numeroso gruppo di agricoltori locali, che è stata effettuata all’Offertorio della Santa Messa pomeridiana celebrata da Don Ciurca nella Chiesa dedicata a San Giuseppe, come ringraziamento per l’abbondanza del raccolto. A turno i numerosi agricoltori hanno offerto: il grano e il pane, l’uva e il vino, con i diversi tipi di ortaggi prodotti nel territorio locale. La festa che il popolo raddusano celebra nel mese di Settembre è la festa per eccellenza; una festa antica che si tramanda da generazioni e che, nonostante la crisi e l’inquinamento dei tempi, ha conservato intatto il suo fascino antico. Sacro e profano, spiritualità e fede, folklore e tradizione si intersecano e si completano a vicenda, per cui, alla processione del Santo per le vie del paese, fanno da coreografia i palloncini, i botti, le fiaccolate, i fuochi d’artificio, e le allegre marce della locale banda  musicale “Maestro G. Allegra” oltre ai canti che i devoti usano tributare al Santo Patrono. Il suono delle campane poi scuote la popolazione che si immerge nella preghiera a San Giuseppe. Per l’intera giornata finale inoltre, mentre in Chiesa si svolgono i riti sacri e le funzioni religiose, officiate sempre dal parroco, la piazza e la strada principale del paese, colme di bancarelle adibiti alla vendita di palloncini, giocattoli, torrone e noccioline americane, costituiscono, per la gente, luoghi di incontro e di piacevoli passeggiate col relativo scambio di opinioni e vedute sulle attualità quotidiane che scandiscono i ritmi immutati di una comunità che vive di lavoro e di tradizioni. La Festa di quest’anno è stata organizzata da un nuovo comitato, istituito dal Parroco Don Mauro Ciurca, che ha raccolto i fondi necessari grazie al generoso contributo dall’Amministrazione Comunale e dei cittadini devoti al proprio Santo Patrono. Nella edizione di quest’anno il Comitato ha voluto ripristinare numerose manifestazioni culturali e folkloristiche che da diversi anni erano quasi scomparse, come i fuochi d’artificio e gli spettacoli musicali che , dopo le varie manifestazioni religiose, hanno intrattenuto la gente nella piazza principale del paese fino a tarda notte. Ecco, la caratteristica principale della festa di quest’anno è stata proprio la riscoperta degli spari, dei fuochi d’artificio e degli spettacoli musicali rappresentati nella piazza principale del paese nelle tre le serate di festa. Interessanti sono stati gli spettacoli serali sul palco allestito nella piazza principale della città. Nella prima serata si è esibita l’artista Stefania Bruno che, con i suoi quadri di sabbia, ha narrato la vita di San Giuseppe suscitando grandi emozioni nel numeroso pubblico presente in piazza; nella seconda serata è stata effettuata la sfilata di moda “Gold sea fashion”; nella terza serata ha tenuto banco il concerto dei “BellamOrèa”, ritornati a Raddusa a furor di popolo, che, nell’occasione, hanno ospitato nel gruppo il noto cantante Mario Incudine. Nell’anteprima dell’ultima serata di festa consegnati i premi relativi all’Estemporanea di Pittura, svoltasi nel corso della trascorsa Festa del Grano, a cura della pittrice Pinella Insabella. E’ da registrare infine la grande soddisfazione del Parroco Don Mauro Ciurca e di tutti i componenti del nuovo Comitato Parrocchiale che hanno organizzato la festa con il generoso contributo donato dai cittadini e dall’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco dott. Emilio Cosentino. Nella foto il momento in cui gli agricoltori raddusani hanno offerto al Santo Protettore i prodotti della terra di Raddusa.