SAI di Santa Domenica Vittoria: inaugurata a Floresta la "Panchina dell'Accoglienza", per la Giornata Mondiale del Rifugiato

  • di Redazione Il Solidale
  • 16 lug 2025
  • CRONACA

SAI di Santa Domenica Vittoria: inaugurata a Floresta la "Panchina dell'Accoglienza", per la Giornata Mondiale del Rifugiato

Santa Domenica Vittoria. Martedì 15 luglio nel comune di Floresta (ME), che accoglie parte degli ospiti del Progetto SAI di Santa Domenica Vittoria (avente come ente attuatore il Consorzio Umana Solidarietà, coordinato dalla dottoressa Alice Attinà, in collaborazione con l’assistente sociale la dottoressa Carmela Farina, la docente la dottoressa Eva Casella, il legale, il mediatore e gli operatori Letizia Spartà, Tiziana Pafumi, Carmelo Casella e Fabio Salpietro) ha concluso i festeggiamenti della Giornata Mondiale del Rifugiato attraverso l’inaugurazione della “Panchina dell’Accoglienza” e la realizzazione del “Mosaico della Pace".
Durante l’evento, realizzato in collaborazione con il Comune di Floresta con la presenza del Sindaco il dottore Antonio Stroscio, dell’assessore Marco Scalisi, del parroco Franco Camuti, a partire dalle ore 17:00, si è svolta l’inaugurazione delle due “Panchine dell’Accoglienza” situate in Pazza IV Novembre. Inoltre, gli ospiti beneficiari del progetto hanno realizzato il “Mosaico” della Pace, formato da tre disegni con il medesimo tema, la pace, tanto menzionata negli ultimi mesi ma purtroppo non ancora realizzata. Tali disegni sono stati scritti in inglese, e  arabo (peace e السلام(, le lingue parlate dai beneficiari del progetto.
Lo scopo dell’incontro è stato quello di favorire l’inclusione e l’integrazione dei benefici del Progetto SAI e mostrare, anche attraverso i disegni, il messaggio di pace, il quale non deve essere confinato al Paese di Floresta,  ma deve essere esteso e diffuso in tutto il mondo. Come ha detto Baruch Spinoza “la pace non è assenza di guerra, ma una virtù, uno stato d’animo, una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia.” Solo attraverso la sensibilizzazione e l’educazione alla pace è possibile combattere la guerra e imparare a vivere in armonia, seguendo i valori della libertà, del rispetto e dell’uguaglianza tra i popoli. (Eva Casella)