Suor Enza, "LA TESTIMONIANZA DI FEDE", incontro a San Cono
- di Redazione Il Solidale
- 18 ott 2018
- SOCIALE

Un'esperienza forte, di fede e solidarietà quella che avverrà Domenica 28 Ottobre 2018 a San Cono. Suor Enza verrà a fare visita nella cittadina particolarmente conosciuta per la produzione del ficodindia, San Cono, comune calatino della provincita etnea. L'incontro è stato reso possibile grazie alla disponibilità e collaborazione del Sacerdote della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie Don Dario Curcio. In occasione della celebrazione eucaristica in Parrocchia alle 18:00, Suor Enza porterà la sua grande testimonianza di missionaria e di fede.
Suor Enza, nel 1996, venne inviata in Nigeria, precisamente ad Onitsha per occuparsi della formazione umana di quella popolazione. Con grande sensibilità ed intelligenza capì che non avrebbe dovuto imporre o insegnare modelli culturali senza aver prima studiato e compreso “ la cultura “ locale. Ma nel 2004 volle recarsi ad Igbedor che è appunto una riverine area. E’ stata la prima missionaria europea ad entrarvi!
La suora venne accolta da una marea di bambini nudi ma festanti e sorridenti. Via via il numero dei bambini, che la seguiva, cresceva e ne veniva fuori un rumore gioioso. Il parallelo con la nostra civiltà occidentale sorge spontaneo…, perché viviamo tra lussi e sprechi ma non riusciamo ad avere uno stato d’animo sereno, soddisfatto, appagato e felice. Nei giorni scorsi Vasco Rossi ha precisato che la sua non è depressione ma è “ il male di vivere”. Non ho capito la differenza…comunque di fatto abbiamo uno stato di disagio generale dovuto ad un’insaziabilità sempre più eccessiva.
Suor Enza chiese ai superiori il permesso di potersi recare tutti i fine settimana nell’isola di Igbedor e l’ottenne. Il sacrificio era enorme ma ricco di esperienze positive. Nel 2008 i superiori di Suor Enza cambiano idea e le viene imposto di ritornare in Italia, malgrado lei insista per formare una comunità stabile ad Igbedor. Il cuore di Suor Enza è a pezzi. Per fortuna la sostiene il Vescovo di Onitsha ed insieme a due giovani volontarie indigene decidono di andare a vivere a Igbedor. Nacque così l’ Emmanuel Family Association, approvata e riconosciuta dal Vescovo di Onitsha come Associazione a favore delle popolazioni delle riverine areas. Nel maggio 2009 le missionarie erano 3; nel settembre dello stesso anno divennero 5 e riuscirono anche a tirare su una piccola casa dove tuttora abitano. Capirono che era basilare dare vita ad una scuola primaria…nacque, così, la Emmanuel Childrenland Nursery & Primary School. Il primo giorno c’erano centinaia di bambini che non riuscivano a capire nemmeno l’igbo…si può immaginare la situazione caotica! Oggi la scuola è frequentata da 300 bambini suddivisi in 6 classi con 5 insegnanti indigeni e 2 consorelle. Le lezioni si svolgono all’aperto, perché non c’è una struttura in muratura. Di conseguenza, durante la stagione delle piogge ( aprile – novembre ), non ci possono essere lezioni. Il tutto si ripercuote negativamente sui bambini.
Francesco Bunetto