Una nuova Chiesa a Raddusa "per soddisfare le esigenze del culto cattolico"
- di Redazione Il Solidale
- 5 ott 2019
- CRONACA

RADDUSA – Finalmente la comunità cattolica della città del grano, realizza il sogno cullato per tantissimi anni cioè: avere una nuova Chiesa capace di soddisfare al meglio le primarie esigenze del culto cattolico. La settimana scorsa il parroco Don Pietro Mannuca, nel corso della messa domenicale, ha comunicato ai fedeli che alle ore 18 del prossimo 8 ottobre avverrà l’inaugurazione e la dedicazione della nuova chiesa i cui lavori sono stati già completati. Si ricorda che i lavori per la costruzione di tale nuova chiesa ebbero inizio il 29 maggio del 2016 con la posa della prima pietra avvenuta, con una solenne cerimonia religiosa, alla presenza del Vescovo di Caltagirone S.E. Mons. Calogero Peri, delle massime autorità cittadine e di un folto gruppo di fedeli. Il progetto originario, dell’importo di quasi due milioni di euro, è stato finanziato dalla C.E.I. (Conferenza Episcopale Italiana) ed è stato redatto dalla Società di Ingegneria Integrata denominata CO.GE.VI. srl legalmente rappresentata dalla dott.ssa Maria Valeria Virzì e tecnicamente diretta dal dott. Urb. Marco Virzì con la collaborazione di un’associazione di professionisti composta dall’arch. Anna Polisano e dagli ingg. Nicolò A. Gullotta, Elisa Palamara e Giuseppe Lanza. Per conto della diocesi di Caltagirone, a cui la parrocchia Immacolata Concezione di Raddusa appartiene, i lavori sono stati seguiti dal liturgista Don Davide Paglia. Nel dare la buona notizia il parroco Don Pietro Mannuca ha invitato i fedeli a partecipare all’inaugurazione della nuova chiesa la cui consacrazione avverrà con una solenne celebrazione religiosa che sarà officiata dal Vescovo di Caltagirone S.E. Mons. Calogero Peri . Si ricorda ancora che il nuovo complesso parrocchiale sorge presso il popoloso quartiere San Nicolò a ridosso dell’omonimo villaggio. Esso è diviso in due settori: quello proprio della “Chiesa” (composta dall’aula liturgica, dalla cappella feriale e dalla sagrestia) e quello della “Canonica” (che comprende gli uffici, le aule, il salone parrocchiale e gli alloggi per il Parroco e per l’eventuale suo vice). Nella foto di Santo Pellegrino vediamo il prospetto della nuova Chiesa.
Francesco Grassia
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