Emergenza Coronavirus a Niscemi: dati, decisioni e rientri dei niscemesi

  • di Redazione Il Solidale
  • 23 mar 2020
  • CRONACA

Emergenza Coronavirus a Niscemi: dati, decisioni e rientri dei niscemesi

NISCEMI – In paese, anche oggi, rimane sempre alta la guardia per l’emergenza Coronavirus sia in ambito sanitario che degli interventi attuati per migliorare le condizioni dell’igiene pubblica con il lavaggio e la disinfezione straordinaria delle strade urbane. Restano 3 al momento i casi d’infezione del Coronavirus che si sono verificati in città, 2 dei quali asintomatici e per tutelare quanto più è possibile la salute della popolazione e scongiurare altri possibili rischi di contagio del Covid-19, il sindaco Massimiliano Conti ha comunicato che dal primo aprile sarà attiva in città un’ambulanza medicalizzata, dotata di un infermiere e di un medico rianimatore a bordo e che ha disposto la chiusura pomeridiana delle attività commerciali non alimentari e del Belvedere e dei parchi gioco per l’intera giornata. Ha poi comunicato che l’ambulatorio della Guardia medica sarà trasferito nei locali dell’Ufficio igiene e sanità pubblica, siti in via Mazzini. Ciò per limitare ulteriormente le uscite di casa da parte dei cittadini e l’afflusso di persone nelle strade. Il sindaco Conti ha anche concesso una stanza vuota del Museo civico, adiacente al pronto soccorso dell’Ospedale “Suor Cecilia Basarocco” dove è stato istituito  un pre-Triage dedicato ai pazienti che presentano sindromi influenzali, il quale sarà allocato la settimana prossima nell’attuale stanza dell’ambulatorio della Guardia medica che è sita nei locali ospedalieri del piano terra. E sono circa 300 gli studenti universitari niscemesi che dal giorno di Carnevale  fino all’8 marzo, data nella quale la presidenza del Consiglio dei ministri ha dichiarato con un decreto l’Italia tutta zona rossa, che sono rientrati dalla Lombardia e dal Piemonte in città e che essendosi segnalati malgrado ancora non obbligati  al sindaco, al Comando della polizia locale ed alle autorità sanitarie, hanno già completato le quarantene cautelative, senza avere avvertito fortunatamente sintomi ed infezioni del virus. Inoltre vi sono altri 130 niscemesi provenienti dalla Francia dove per il propagarsi dell’infezione del Coronavirus e per la chiusura dei cantieri dove lavoravano nel settore della bonifica di aree inquinate dall’amianto, hanno comunicato preventivamente al sindaco Massimiliano Conti, alle autorità sanitarie locali ed alla Regione il loro rientro in città col vincolo di porsi rigorosamente in quarantena e lontano dalle famiglie e dalle abitazioni di residenza. Per la stessa ragione, altri 50 niscemesi circa emigrati per lavoro, starebbero per rientrare in città anche dalla Germania e da altre nazioni europee (avendo segnalato preventivamente il loro rientro al primo cittadino, alle autorità sanitarie ed alla Regione Siciliana) i quali saranno sottoposti sempre in quarantena e lontano dalle famiglie e dalle loro abitazioni.   Alberto Drago