Giusy Infantino di "CambiAmo Mineo" su atti vandalici in campagna: "Se serve intervenga Esercito e risarcire produttori danneggiati"

  • di Redazione Il Solidale
  • 28 apr 2020
  • CRONACA

Giusy Infantino di "CambiAmo Mineo" su atti vandalici in campagna: "Se serve intervenga Esercito e risarcire produttori danneggiati"

MINEO - Sul grido d’allarme dei produttori agrumicoli della piana di Mineo, lanciato dopo aver subito atti vandalici compiuti da ignoti, nella notte tra il 22 e il 23 aprile, in diverse contrade, precisamente in quattro appezzamenti di terreno di proprietà di altrettanti produttori menenini e palagonesi, dove sono stati tagliati complessivamente circa 3.000 piantine di agrumi, piantumati da alcuni anni appena, interviene Giusy Infantino (capogruppo consiliare di CambiAmo Mineo) che con un post sul suo profilo Facebook è stata la prima persona a rendere noti questi atti vandalici, preoccupandosi subito di informare l’opinione pubblica e la comunità menenina. Con lei lo fa anche il consigliere comunale Mario Margarone dello stesso gruppo consiliare. Giusy Infantino che in qualità di capogruppo consiliare “CambiAmo Mineo” dichiara: “Ci troviamo davanti all’ennesimo atto vile nelle campagne di Mineo, dove sono state divelte e spezzate più di tremila piantine in diversi appezzamenti. Si tratta di una vigliaccata che si ripete da tempo… Esprimiamo la nostra solidarietà a tutti coloro che hanno subito ingenti danni…  Anche se non basta la solidarietà, perché ci vogliono ‘forti interventi’ per uscire da questo incubo. Oltre a tutti coloro che hanno subito danni, oggi ci sono pure quelli che vivono nel terrore di poter vivere da un momento all’altro lo stesso incubo. Le passate amministrazioni comunali –aggiunge il capogruppo consiliare di CambiAmo Mineo- sono riuscite a far intervenire l’Esercito a tutela del nostro territorio. E adesso è arrivato il momento che le istituzioni locali e chi di dovere si facciano carico del problema, facendo tutelare e monitorare il territorio per scongiurare altri danni, creando nel contempo gli strumenti per risarcire coloro che già li hanno subiti. A tal proposito annuncio che depositeremo una mozione consiliare per chiedere al sindaco di Mineo maggiore sicurezza e il giusto rinascimento per i nostri agricoltori. Chiederemo inoltre la convocazione di un Consiglio comunale straordinario per la trattazione della mozione”. Mario Margarone, consigliere omunale di "Cambiamo Mineo": “Anche io esprimo sdegno per questi deprecabili episodi che non hanno una logica, ma hanno causato danni ingenti  a diversi produttori agricoli -a cui esprimo la mia solidarietà- che in questi terreni hanno profuso sforzi e impegni notevoli, con grande sacrificio. In paese si registra una grande e comprensibile preoccupazione, per questi atti vandalici che hanno messo in ginocchio i poveri agricoltori menenini, già impegnati a fare i conti con una grave crisi economica e agricola che imperversa ormai da moltissimi anni. Porteremo questa vicenda in Consiglio comunale affinchè le istituzioni locali e le autorità competenti possano intervenire tempestivamente e porre fine a questo inspiegabile scempio. Come gruppo consiliare di CambiAmo Mineo vigileremo affinchè ciò non accada più , a tutela del nostro tessuto economico e produttivo”. Già qualche giorno fa, subito dopo l’accaduto, Paolo Ragusa (vice presidente del Movimento Cristiano Lavoratori di Catania e presidente del Circolo MCL “Don Rosario Pepe”) e Maurizio Ialuna (produttore agrumicolo, presidente Gal Kalat e Cia menenina, nonché componente del CdA dell’’O.P. Rossa di Sicilia) hanno espresso la loro solidarietà ai produttori agrumicoli, vittime di questo gesto al momento inspiegabile, denunciato ai carabinieri della Stazione di Mineo, e hanno condannato “con fermezza questi atti vandalici a causa dei quali si penalizza ulteriormente il tessuto produttivo locale, mettendo a repentaglio il futuro economico di questi produttori, gettando nello sconforto intere famiglie il cui futuro è già pregiudicato dalle gravi difficoltà che imperversano ormai da anni”. Anche Paolo Ragusa e Maurizio Ialuna chiedono “un forte interessamento da parte delle istituzioni locali e delle autorità competenti, non per arginare il fenomeno vandalico, ma per bloccarlo e farlo cessare immediatamente”.   Salvo Cona