Raddusa in tempo di Covid. Francesco Grassia parla di dati e dell'attività di Polizia municipale
- di Redazione Il Solidale
- 9 dic 2020
- CRONACA

RADDUSA – Sembra che, per la città del grano, l’allarme rosso generato dai contagi da Covid-19, che andava colpendo la piccola comunità del calatino con una frequenza assai impressionante, sia ora davvero cessato. Alla data odierna (09.12.2020) le persone ancora positive agli ultimi test molecolari del coronavirus sono 17. Ben 14 dei 31 contagiati registrati alla fine del mese di novembre, sono risultati negativi ai test e quindi, dopo la dovuta quarantena di isolamento domiciliare, possono essere considerati “guariti” e questo sta a significare che la curva dei contagi ha imboccato la parabola discendente. Tali dati sono aggiornati al 09.12.2020 sulla base dei report ufficiali inviati dall’Asp al Comune di Raddusa. A monitorare, passo dopo passo, la realtà della situazione è l’ufficio locale dei Vigili Urbani con gli Ispettori di Polizia Municipale Aldo Sirna e Piero Bruno, in sintonia con l’Amministrazione Comunale che, mediante un ulteriore post pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Raddusa ha ritenuto doveroso aggiornare i cittadini sull’attuale situazione. I 17 soggetti risultati ancora positivi sono stati messi rigorosamente in sorveglianza sanitaria domiciliare. Si Rimane però in attesa della conferma da parte dell’Asp per altri soggetti “guariti”. “Noi comunque – hanno detto in coro gli Ispettori di Polizia Municipale - invitiamo la popolazione tutta ad uscire di casa soltanto in caso di estrema necessità, ad usare la mascherina ed a mantenere le distanze. Soltanto con l’impegno di tutti riusciremo a fermare il diffondersi del contagio. Quindi ribadiamo di non abbassiamo la guardia, usiamo tutte le precauzioni del caso”. Nonostante le rassicurazioni dell’Amministrazione nei cittadini di Raddusa regna ancora un senso di smarrimento generale perché nessuno riesce a spiegarsi l’andamento di questa famigerata pandemia e per quanto tempo essa durerà ancora. Nella foto di Santo Pellegrino vediamo la piazza principale del paese, che prima dell’avvento del Covid-19 ospitava la movida, ora deserta per via del coprifuoco stabilito con l’ultimo Dpcm. Francesco Grassia