E' di Mineo e ha 101 anni la nonnina che, con frattura di femore, è stata operata al "Gravina" di Caltagirone e che oggi è stata già trasferita in "Lungodegenza" per la riabilitazione

  • di Redazione Il Solidale
  • 15 dic 2020
  • CRONACA

E' di Mineo e ha 101 anni la nonnina che, con frattura di femore, è stata operata al "Gravina" di Caltagirone e che oggi è stata già trasferita in "Lungodegenza" per la riabilitazione

CALTAGIRONE - E' di Mineo la longeva nonnina di 101 anni che, a causa di una frattura scomposta del collo del femore, è stata operata all’Ospedale “Gravina” dopo 24 ore dall’accesso al Pronto Soccorso e dimessa dopo 5 giorni. L’anziana signora menenina -Agrippina Candia nata il 21 novembre 1919- è stata ricoverata presso il reparto di Ortopedia la sera di giovedì 10 dicembre e, dopo indagini pre-operatorie e accertamento di negatività del tampone molecolare per Covid-19, venerdì 11 dicembre è stata sottoposta ad intervento chirurgico. E questa mattina le dimissioni dall’UOC di Ortopedia e Traumatologia e il trasferimento presso l’UOC di Lungodegenza del nosocomio calatino per proseguire la riabilitazione. L’intervento chirurgico è stato condotto dal dottore Gabriele Mattia, con il supporto anestesiologico dei dottori Rosario Forzisi e Salvatore Floridia, dirigenti medici dell’UOC di Anestesia e Rianimazione del “Gravina” dal quale hanno fatto sapere che Nonna Agrippina "ha superato brillantemente l’intervento. Le sue condizioni sono buone. È autonoma e desiderosa di ritornare alla sua vita quotidiana". Così come stabilito dalle linee guida ministeriali per la gestione della frattura prossimale del femore in pazienti ultrasessantacinquenni, la paziente è stata operata tempestivamente entro 24 ore e ha iniziato il percorso riabilitativo per la riacquisizione delle autonomie nelle attività di vita quotidiana e nella mobilità, nelle prime 48 ore dall’intervento chirurgico. A tirare un sospiro di sollievo sono stati i parenti della nonnina di 101 anni che certo non si arrende alla sua quotidianità , almeno per la sua veneranda età, impegnata come sempre ad espletare anche le più improbabili faccende domestiche. Ma questa volta, contravvenendo alle attente raccomandazioni dei suoi familiari, è caduta e si è fratturata il collo del femore. Soccorsa dai parenti e da tutti coloro che le vogliono bene, è stata richiesta la presenza dei sanitari che le hanno prospettato subito il ricovero. E lei, dopo qualche titubanza, ha accettato di andare in ospedale (in tempo di Covid) e di sottoporsi ad un intervento chirurgico. Accompagnata dagli operatori del 118 di Mineo, dei quali la centenaria nonnina menenina ha apprezzato la loro sensibilità umana e professionale, e stata quindi ricoverata e poi operata con successo dall'equipe medica guidata dal Gabriele Mattia. Subito dopo l'intervento, nonostante fosse forse ancora sotto l'effetto dell'anestesia, alla richiesta di informazioni sul suo stato di salute lei ha risposto ricordando con orgoglio di essere  "la nonna di Paolo Ragusa" che nel Calatino è noto a molti per via della sua attività sociale in favore dei migranti.  Adesso i parenti attendono che lei faccia il necessario percorso di riabilitazione, pronta a rimettersi in piedi e a dare ancora luce alla sua longevità. Ma adesso... l'ancora arzilla nonnina riuscirà ad iscriversi alla prossima maratona? Quella degli affetti, s'intende, organizzata dal suo esercito di nipoti e pronipoti? L’anno scorso, per il suo centesimo compleanno, venne organizzatauna grande festa. Parenti e cittadini menenini decisero di sottolineare la straordinarietà dell’evento, organizzando la celebrazione di una messa, nella chiesa della Parrocchia di “San Pietro”, con la benedizione impartita dal parroco don Santo Cammisuli, seguita dallo spegnimento delle cento candeline spente presso il noto Bar Salerno - Ristorante “Shalimar” di Mineo. Salvo Cona