SAI Tusa Ampliamento Castel di Lucio: “Sono Arshad, un avvocato penalista pakistano a servizio della magistratura e della legge in generale e questo per me significa tanto”

  • di Redazione Il Solidale
  • 30 mar 2023
  • Migrantes 2.0

SAI Tusa Ampliamento Castel di Lucio: “Sono Arshad, un avvocato penalista pakistano a servizio della magistratura e della legge in generale e questo per me significa tanto”

Nel progetto SAI “Tusa Ampliamento Castel di Lucio” l’ospite pakistano Arshad Noor ci parla della sua professione di avvocato e anche la sua  passione per il cibo e la cucina.
Arshad è un uomo proveniente dal Pakistan che insieme alla sua famiglia sono ospiti  del progetto di accoglienza “Tusa Ampliamento Castel di Lucio” gestito dalla cooperativa sociale “Il Geranio”  e dal Consorzio Umana Solidarietà, coordinato dalla dottoressa Nadia Salvaggio.
Arshad ha scritto il suo articolo, che altro non è che la sua esperienza professionale  di vita, durante le ore del corso di alfabetizzazione, curato dall’insegnante Lucia Rivilli.

Sono Arshad, un avvocato penalista di origine pakistana a servizio della magistratura e della legge in generale e questo per me significa tanto.
Essere un uomo di legge equivale a sentirsi un portatore di pace, una pace che per  adesso la mia terra non ha.
Ho studiato presso l’università di Bahauddin Zakara conseguendo la laurea in giurisprudenza nel 2018.
La mia specializzazione sono le cause penali, ma durante la mia carriera universitaria  ho studiato Procedure civili, medicina legale, diritto della prova, etica giuridica,  interpretazione degli statuti e infine tutela sui minori.
La mia scelta di studiare giurisprudenza è quasi una tradizione di famiglia, nasco infatti da un nucleo familiare i cui tanti componenti esercitano tutti la professione di  avvocato. I miei due fratelli, mio padre e anche mio nonno sono stati uomini di legge.
Precisamente un fratello è civilista di cause familiari, l’altro civilista fondiario, mio  padre magistrato della Suprema corte e mio nonno sovraintendente della prigione centrale del Pakjistan.
Una tradizione di famiglia quella di essere al servizio della legge e quindi a difesa  della pace.
Non è bastato però a salvare me e la mia famiglia dalle vicende civili e politiche  attraversate dal Pakistan che ho dovuto lasciare in un primo momento recandomi a
Londra da mio fratello (padrone di un ristorante) dove ho lavorato e ho scoperto  il mio interesse per il cibo e la cucina, e adesso verso l’Italia.
Mi trovo in Sicilia in un paesino di montagna Castel di Lucio, fa parte di un progetto  umanitario di accoglienza. Mi trovo molto bene, mi sto impegnando molto  insieme a mia moglie per integrarci perché il mio desiderio sarebbe quello di  rimanere in Italia non so bene dove ancora, poter praticare il mio lavoro anche come  consulente universitario dato che molti miei connazionali scelgono le accademie italiane per studiare. Consapevole del fatto che occorre, studio, impegno e sacrificio  spero di aver interessato il pubblico dei lettori con il mio racconto.

Arshad Noor Qureshi

Being a man of law is equivalent to feeling like a bearer of peace, a peace that for now their land does not have.
I studied at Bahauddin Zakara University and obtained my law degree in 2018.
My specialisation is criminal cases, but during my university career I studied Civil Procedures, Forensic Medicine, Evidence Law, Legal Ethics, Interpetration of Statutes and Finally Child Protection.
My choice to study law is almost a family tradition, in fact it comes from a family unit whose members all practice the profession of lawyer. My two brothers, father and even grandfather were law men.
Precisely one brother is a civilist of family causes, the other land civilist, the father magistrate of the Supreme Court and the grandfather superintendent A tradition of serving the law of the central prison of Pakistan.
A family tradition to be at the service of the law and therefore in Defence of peace.: However, it was not enough to save me and my family from the civil and political events crossed by Pakistan that I had to leave at first going to London to my brother (master of a restaurant) where I worked and discovered my interest in food and cooking, and now to Italy.
I am located in Sicily in a mountain village Castel di Lucio, I am part of a humanitarian reception project. I am very well done, I am working hard with his wife to integrate because my desire would be to stay in Italy I am
don’t know where yet, to be able to practice my work even as a university consultant since many of my compatriots choose Italian academies to study. Aware of the fact that it is necessary, study, commitment and sacrifice, I hope to have interested the audience of readers with my story.
 
Arshard Noor Qureshi