Raddusa. Non è stato possibile fare il Pellegrinaggio “Sulle orme di Fratel Biagio”, ma è stata celebrata una messa nella Chiesa "Immacolata Concezione"

  • di Redazione Il Solidale
  • 4 giu 2023
  • CRONACA

Raddusa. Non è stato possibile fare il Pellegrinaggio “Sulle orme di Fratel Biagio”, ma è stata celebrata una messa nella Chiesa "Immacolata Concezione"

(Francesco Grassia) RADDUSA. Ancora una volta, per colpa della pioggia, non è stato possibile effettuare il Pellegrinaggio “Sulle orme di Fratel Biagio” organizzato dalla comunità cattolica della Parrocchia Immacolata Concezione, guidata dal Parroco Don Mauro Ciurca. Il Pellegrinaggio che avrebbe consentito ai fedeli della città del grano ed ai numerosi amici del defunto missionario laico Fratel Biagio Conte, venuti con due pullman dalla Missione Speranza e Carità di Palermo, guidati da Don Pino Vitrano, di camminare “Sulle orme di Fratel Biagio” e di visitare i luoghi dove Biagio Conte, dopo che si era allontanato dalla famiglia e dalla sua città di Palermo, si era fermato ed aveva vissuto, lavorando e pregando, (dal 28 maggio del 1990 al 19 febbraio del 1991) prima di intraprendere il suo lungo viaggio a piedi verso Assisi. Tale Pellegrinaggio doveva essere effettuato nel primo pomeriggio di sabato 13 maggio ma, a causa della pioggia, era stato rinviato a venerdì 2 giugno. Il percorso e l’orario non erano stati variati. I fedeli che avrebbero voluto partecipare si dovevano ritrovare, alle 15,30 presso il piazzale antistante la Chiesa Immacolata Concezione, da dove il corteo si sarebbe snodato. La prima tappa era stata fissata presso la “Masseria Moschetti” di contrada “Tufo” dove Biagio Conte giunse il 28 maggio del 1990 e dove visse, fino al 19 febbraio del 1991, accudendo le 240 pecore, del pastore Rosario Leonardi che lo aveva accolto senza nulla chiedere, e che gli aveva dato da mangiare prendendosi cura di lui come fosse un figlio. Nel corso dei nove mesi di permanenza presso la “Masseria Moschetti” di contrada “Tufo” Biagio Conte si recava spesso, con il suo cagnolino “Libertà”, presso la montagna di contrada “Ciappazzo” dove si fermava a riflettere ed a pregare. Dopo una breve sosta presso la “Masseria Moschetti”, il corteo dei pellegrini avrebbe dovuto iniziare la scalata alla montagna di “Ciappazzo” dove Fratel Biagio, nel corso della sua prima visita alla città di Raddusa, dopo il ritorno dal viaggio ad Assisi, aveva manifestato, ai figli del pastore Rosario Leonardi, l’idea di vedere fissata una croce in ferro battuto proprio nel punto in cui egli stesso, durante la sua permanenza nella “Masseria Moschetti”, si era spesso fermato in preghiera. Fu allora che Francesco Leonardi, figlio del già defunto Rosario Leonardi, fece in modo che la croce fosse realizzata e installata nel punto esatto dove il giovane Biagio Conte si era recato a pregare. Poi, nel corso delle sue numerose venute a Raddusa, Fratel Biagio Conte, riuniva gli amici e con loro andava a pregare ai piedi di quella croce da lui fortemente voluta. La conclusione del Pellegrinaggio prevedeva la Celebrazione Eucaristica ai piedi della croce di contrada “Ciappazzo”, ma ciò non è stato possibile neanche il 2 giugno a causa della pioggia torrenziale che si è abbattuta su Raddusa e dintorni per l’intero pomeriggio.
Quindi, per giusta decisione del Parroco Don Mauro Ciurca e anche per il dovuto rispetto verso quelle oltre cento persone venute dalla “Missione Speranza e Carità” di Palermo, la Celebrazione Eucaristica prevista in montagna è stata invece effettuata nell’affollata Chiesa Parrocchiale Immacolata Concezione, officiata dal Vescovo di Caltagirone S. E. Mons. Calogero Peri, con la collaborazione del Parroco Don Mauro Ciurca, di Don Pino Vitrano, responsabile della “Missione Speranza e Carità” di Palermo, fondata da Fratel Biagio Conte, e di altri Parroci venuti dal circondario tra cui i due ex della parrocchia raddusana Don Nicola Vitale (23 anni passati a Raddusa) e Don Pietro Mannuca. A margine della serata alcuni componenti della “Missione Speranza e Carità” hanno omaggiato i presenti con la nuova edizione del libro di Biagio Conte dal titolo “Il Cammino della Speranza” ed. Grafil. Nella fotografia di Santo Pellegrino vediamo il Vescovo Mons. Calogero Peri e gli altri Prelati alla conclusione della Celebrazione Eucaristica.