Grammichele: in migliaia per dire No alla guerra e Si alla Pace, Amore e Concordia fra popoli

  • di Redazione Il Solidale
  • 1 nov 2019
  • CRONACA

Grammichele: in migliaia per dire No alla guerra e Si alla Pace, Amore e Concordia fra popoli

GRAMMICHELE – Un lungo e variopinto corteo per le vie della città e un grande cerchio di bambini della scuola dell’infanzia in piazza Carafa, ha riempito di significati un gesto corale di migliaia di persone per dire no alla guerra e si alla pace, amore e concordia fra i popoli. A diventare protagonisti per un giorno e calamitare l’attenzione di tutti, gli alunni della scuola dell’infanzia e media dell’Ic. “Galilei – Mazzini” e gli  studenti del liceo artistico “Raffaele Libertini” che con i loro insegnanti  e centinaia di famiglie, si sono ritrovati nella grande piazza esagonale e da lì per le strade con un interminabile corteo con cartelloni e canti, per dire che Grammichele ripudia la guerra, reclama un mondo migliore dove regni la pace e la concordia fra tutti. Il corteo, preceduto dalla staffetta della polizia locale e guidato dai docenti e genitori, dopo aver percorso le vie della città è ritornato in piazza, dove protagonisti sono stati i bambini della scuola dell’infanzia, che tenendosi per mano, accanto ai loro insegnanti e accompagnati dai genitori, formavano un grandissimo cerchio dentro il quale si è inserito il corteo, che occupando la scalinata e il sagrato della chiesa madre, ha dato vita ad uno spettacolo  recitando poesie e intonando canzoni che inneggiavano alla pace ed espresso l’esecrazione di un popolo che vuole vivere in pace, tenersi per mano e trasformare fucili e cannoni in strumenti di pace. Una grande lezione, che partendo dai bambini e studenti, ha coinvolto le famiglie in un unico grande abbraccio, che dovrebbe far riflettere tutti su quanti e nefasti guai, morti e ferite determinano le guerre e quanti benefici invece può apportare la pace e l’unione fra i popoli. Un sogno irrealizzabile, utopia, no un grande progetto che può realizzarsi solo se l’uomo riesce a mettere  da parte egoismi, soprusi e angherie, pensando che il proprio fratello, a prescindere dal credo religioso e   politico e dal colore della pelle, è colui al quale si può tendere la mano e assieme stringersi in un grande e immenso abbraccio e fare del mondo un grande, unico Paese, dove regni sovrana la pace, l’amore e l’unione.   Nuccio Merlini