Grammichele riflette sull'approvazione del Bilancio consuntivo 2018, con soli 3 voti

  • di Redazione Il Solidale
  • 7 nov 2019
  • CRONACA

Grammichele riflette sull'approvazione del Bilancio consuntivo 2018, con soli 3 voti

GRAMMICHELE – A proposito dell’approvazione del Bilancio consuntivo 2018, delle relative prese di posizione e reciproche “precisazioni”, l’opinione pubblica è rimasta parecchio disorientata non tanto per il fatto che un bilancio consuntivo venga approvato ad ottobre e con soli 3 voti, che di per se potrebbe sembrare un record, ma anche perché nella città esagonale c’è una situazione che potrebbe definirsi paradossale, se non fosse vera, che sarebbe facile a spiegarla, ma difficilmente giustificarla, specie per i tantissimi che non seguono le sedute del civico consesso. Dall’ultima tornata elettorale, c’è l’Amministrazione che si regge sull’apporto di 4 consiglieri di cui 2 anche assessori e il presidente del consiglio,i restanti 12 consiglieri, che di fatto sono “maggioranza” e che dovrebbero costituire un’unica “opposizione”, di fatto sono divisi in 4 “opposizioni”, in quanto i vari esponenti difficilmente seguono la stessa via e le medesime strategie e così, per entrare nel concreto e tornare alla seduta che ha approvato il bilancio con 3 voti (gli assessori Li Rosi e Scirè e il presidente del consiglio Samuele Palermo), 2 consiglieri, Davide Malaspina e Tommaso Zapparrata, votare contro i quali, con pubbliche dichiarazioni, hanno addebitato alle “altre opposizioni” la mancata bocciatura del consuntivo; conseguentemente, il consigliere Rosario Cannizzo, con una articolata lettera e una intervista televisiva, condivisa anche dai consiglieri autonomisti, ha esaurientemente spiegato che se fosse stato bocciato il bilancio consuntivo, questo sarebbe stato approvato dal commissario ad acta inviato dalla Regione e le conseguenze sarebbero state la decadenza del Consiglio e il Comune governato solo dal sindaco. Una situazione quindi sulla quale ci sarebbe e a lungo da discutere, se non ci fosse anche un altro dato che salta subito agli occhi. Il bilancio approvato con soli 3 voti, ha registrato anche l’astensione della consigliera pentastellata, Marisa Quattrocchi, della quale riportiamo integralmente la sua  dichiarazione: “Il mio voto di astensione nel corso dell’ultima seduta consiliare, è frutto della consapevole e meditata volontà di responsabilizzare l’opposizione, richiamandola ad un comportamento logico e coerente. Trovo inaccettabile il ricorso, da parte di alcuni consiglieri, ad 'uscite programmate dall’aula' o ad 'apparenti' astensioni dettate dalla necessità di conservare la poltrona. Dinanzi ad un bilancio consuntivo che non si riteneva meritevole di approvazione, sarebbe stato più coerente emendarlo o esprimere un voto contrario, assumendosi la responsabilità della propria scelta; un atto di coraggio e di rispetto del ruolo istituzionale ricoperto”. Questo è quanto per dovere di cronaca riportiamo alla conoscenza di tutti, sottopendola all’attenzione, affinché tutti e ciascuno dei cittadini, elettore o no, traggano le proprie considerazioni e volendo, le necessarie valutazioni.   Nuccio Merlini