No Muos: due niscemesi annunciano sit-in, sabato a Roma, davanti ambasciata Giappone
- di Redazione Il Solidale
- 20 nov 2019
- CRONACA

NISCEMI - Considerato che il contestatissimo sistema di Comunicazioni satellitari Muos realizzato nella Base della Marina Militare americana di Ulmo, malgrado le tantissime vibranti proteste popolari è funzionante a pieno regime e che i Governi nazionali e regionali degli ultimi 10 anni di fatto non sono riusciti ad impedire né la costruzione né l’attivazione dell’impianto con gli Usa, Giuseppe Maida (nella foto), condottiero instancabile di tantissime battaglie civili a difesa dei diritti negati alla Comunità niscemese, riprende insieme al presidente della "Prociv", Rosario Ristagno, la maratona contro il Muos. Con la stampa di pubblici manifesti e locandine Giuseppe Maida e Rosario Ristagno annunciano che sabato mattina attueranno a Roma un Sit-in per tutta la giornata davanti la sede dell’Ambasciata giapponese ed alla quale consegneranno accompagnati da agenti della polizia di Stato la locandina dell’iniziativa ed un corposo dossier sulla spinosa “Querelle Muos”. Nei manifesti e nelle locandine del Sit-in si legge: ”Caro Governo giapponese, aiutaci a convincere gli Usa a spostare la più grande base mondiale di trasmissioni militari vicinissima alla popolazione di Niscemi (Sicilia). Questo micidiale campo elettromagnetico . Giuseppe Maida spiega così il perché della scelta dell’attuazione del Sit- in No Muos davanti la sede dell’Ambasciata giapponese: ”dobbiamo far sapere a tutti”, afferma, ”che vicino alla nostra laboriosa e pacifica città è in funzione la più grande e potente Base mondiale di comunicazioni militari terrestre e satellitare degli Usa e che per tale ragione ci rivolgeremo anche ai Governi di altri Stati presenti all' Onu. Ed il primo Governo a cui noi cittadini liberi ci appelliamo è proprio quello giapponese, poiché ha pagato tragicamente con migliaia di morti civili gli effetti della bomba atomica sganciata dagli americani. Noi non ci arrendiamo e continueremo con le azioni legali e le manifestazioni eclatanti contro il Muos, affinché tutti i Governi ci aiutino a convincere gli Usa a trasferire questa maledetta Base di Ulmo che tanto ci angoscia. Non mi rassegnerò fino a quando non verrà trasferita la Base militare Usa di Ulmo da Niscemi in altra località priva di centri abitati e dove l’alta emissione di onde elettromagnetica non può danneggiare la salute delle persone. Nei mesi scorsi”, spiega Giuseppe Maida, ”è morto un amico di 70 anni poiché colpito da leucemia fulminante il quale abitava in una zona di campagna poco distante dall’antenna più alta Nrtf della Base militare Usa. Sono anche avvilito nel sentire frequentemente tanti concittadini lamentarsi per i tumori di cui sono affetti familiari, parenti ed amici piuttosto giovani di età. Non ci stiamo più a veder morire i nostri figli in silenzio e con l'assoluta indifferenza dei nostri governanti” conclude Giuseppe Maida. Alberto Drago
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