Beneficiari del SAI "Vizzini Ordinari" e giovani di Raddusa hanno realizzato "Scala della Legalità"
- di Redazione Il Solidale
- 24 mag 2022
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(Francesco Grassia) RADDUSA. Coordinati dalla dott.ssa Gaetana Pagana, responsabile del centro SAI "Vizzini Ordinari" di Raddusa, un gruppo di giovani locali, insieme ad alcuni migranti ospiti del centro, hanno ricordato il 30° anniversario della Strage di Capaci nella quale persero la vita il Giudice Giovanni Falcone, la moglie, anch’essa giudice Francesca Morvillo, e i tre uomini della scorta: Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. E per farlo hanno scelto un modo singolare che ha raccolto i più ampi consensi della popolazione raddusana. I giovani, perfettamente integrati tra loro, hanno dipinto con vernice verde bianca e rossa la scalinata di piazza Carlo Alberto e sugli scalini hanno scritto il nomi delle persone morte in quella efferata strage mafiosa compiuta il 23 maggio del 1992. Per fissare l’avvenimento che ricorda l’evento avvenuto trent’anni fa, ai margini della scala è stata posta una targa nella quale è riportato uno dei tanti pensieri espressi, dal Giudice Giovanni Falcone: “Occorre sempre compiere il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perchè è in ciò che sta l’essenza della dignità umana”. Alla semplice ma simpatica cerimonia di scopertura della targa, avvenuta nella mattinata del 23 maggio scorso, erano presenti le autorità cittadine con la Vice sindaco dott.ssa Carmela Pagana che ne ha tirato il drappo. Alla conclusione dei lavori la dott.ssa Pagana,organizzatrice della manifestazione, ha ringraziato “tutti coloro che hanno permesso la realizzazione dell’opera denominata “Scalinata della Legalità” e la dott.ssa Carmela Pagana (sua omonima), Vice sindaco della città del grano, che ne ha svelato la targa”. Nella fotografia vediamo il gruppo dei giovani che hanno realizzato la “Scala della Legalità”.