SAI "Vizzini Appartamenti": Tirocinio formativo di inclusione sociale avviato il 15 giugno 2022
- di Redazione Il Solidale
- 17 giu 2022
- SOCIALE

(Salvo Cona) VIZZINI. Un “tirocinio formativo di inclusione sociale” è stato avviato a Vizzini in favore di Ezzhora Zahboun, 37 anni, originaria del Marocco, una migrante ospitata presso il SAI “Vizzini Appartamenti” che, da mercoledì 15 giugno, fa formazione-lavoro presso l’azienda di ristorazione Agosta Giovanni, in qualità di “addetta al confezionamento pasti”.
“Questa opportunità -spiega il dottore Salvatore Maggiore, vice coordinatore del Progetto SAI “Vizzini Appartamenti”- è stata data alla nostra beneficiaria grazie alla presa in carico da parte dei Servizi sociali del Comune di Vizzini che, in collaborazione del Centro per l’Impiego di Grammichele, ha provveduto a presentare la documentazione necessaria per avviare questo 'tirocinio formativo di inclusione sociale' per il quale se ne è occupata la dottoressa Mariella Simili, in qualità di coordinatrice del SAI. Per noi responsabili ed operatori del progetto SAI di Vizzini, tutto ciò è motivo di grande soddisfazione, perché dopo un lungo percorso di permanenza nei nostri centri, ricco di stimoli e attività sociali, abbiamo il piacere di veder avviati al lavoro i nostri ospiti, come sta accadendo da alcuni giorni per la marocchina trentasettenne Ezzhora Zahboun, accolta da noi a settembre 2020. Felici di questo, credo che al di là dell’occasione formativa, sia anche un modo per i nostri beneficiari di godere di una maggiore integrazione nella comunità locale e di una più incisiva inclusione sociale, perché ritengo che -sostiene Salvatore Maggiore– la parola ‘inclusi’ significa soprattutto sentirsi accolti, quindi appartenere ad un gruppo di persone, ad una società e godere di tutti i diritti e delle opportunità che questa appartenenza comporta”.
A proposito di solidarietà, inclusione sociale e integrazione, il dottor Maggiore segnala quanto fatto dall’equipe che a Vizzini opera nel SAI “Appartamenti”, riferendosi “al gesto estremo del ragazzo che alcuni mesi addietro si diede fuoco nel palazzo municipale, dove prontamente il sindaco Vito Saverio Cortese si gettò su di lui per spegnere le fiamme. Successivamente si è trovato il modo di fornire alla famiglia un nuovo tetto che potesse dar loro dignità. Ma purtroppo come se non bastasse, la moglie in gravidanza nel dare alla luce il loro ultimo figlio si è aggravata e dopo diverse settimane di coma è deceduta. Per cui, la comunità tunisina beneficiaria del SAI ‘Vizzini Appartamenti’ ha partecipato al funerale della giovane donna vizzinese e vista la difficoltà del ragazzo nel gestire casa, lavoro e i quattro figli, hanno deciso di prendersi cura di loro aiutandolo con le pulizie della casa, cucinando per lui ed accudendo i bambini finchè lui stesso non ritorna dal lavoro. Si tratta -afferma Salvatore Maggiore- di un gesto di rara solidarietà che ci fa capire come in situazioni del genere, l’essere umano di qualsiasi nazionalità è pronto a tendere la mano verso il prossimo”. (Nella foto: a sinistra Salvatore Maggiore, al centro una beneficiaria e a destra Ezzhora Zahboun)