Anche a Raddusa, oggi e domani, si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato. Le iniziative

  • di Redazione Il Solidale
  • 21 giu 2022
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Anche a Raddusa, oggi e domani, si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato. Le iniziative
(Salvo Cona) RADDUSA. In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2022 “Accogliere, Proteggere, Integrare” - Progetto SAI "Vizzini Ordinari" 2021-2022, le cooperative sociali "Opera Prossima" e "San Francesco", ma anche "Iride", hanno promosso una serie di iniziative che vedono coinvolti quei SAI che nelle strutture di accoglienza ospitano beneficiari ovvero migranti minori e adulti, uomini e donne.
In particolare, per quanto riguarda il Comune di Raddusa , queste sono le iniziative in programma:
Martedì 21 giugno: alle ore 15.00, apertura della giornata “Lo sport che unisce”, in via Rossini n.10, presso la struttura di accoglienza SAI "Raddusa MSNA", coordinata dalla dottoressa Nunziella Lingenti e gestita dalle cooperative sociali “San Francesco” e “Opera Prossima”; e alle ore 16.00 “Laboratorio di Cricket”, a cura delle educatrici coadiuvate dagli ospiti del centro.
Mercoledì 22 giugno: alle ore 17.00, apertura della giornata con musiche tradizionali bengalesi e rinfresco presso la nota Piazza dei Bersaglieri di Raddusa; seguirà alle ore 18.00 un avvincente Torneo di Cricket; poi, si conclude alle 20.30, con i saluti finali.
Le attività sono aperte alla cittadinanza raddusana.
Per info e iscrizioni contattare la coordinatrice del SAI Raddusa “MSNA” (dottoressa Nunziella Lingenti) all’indirizzo mail siproimi.raddusa.msna@coosanfranceco.it o recarsi presso la sede del SAI "Raddusa MSNA” , in via Rossini n.10.
Sempre a Raddusa e sempre in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2022 “Accogliere, Proteggere, Integrare”, da lunedì 20 a domenica 26 giugno, presso la struttura di accoglienza SAI “Vizzini Ordinari” di Raddusa, in via Regina Margherita (coordinata dalla dottoressa Gaetana Pagana e gestita dalle cooperative sociali “Opera Prossima” e “San Francesco”) è in corso il “Laboratorio di murales”.