La sindacalista siracusana Tiziana Iocolano sul "Femminicidio" e su ogni tipo di "Violenza"

  • di Redazione Il Solidale
  • 24 nov 2019
  • OPINIONI

La sindacalista siracusana Tiziana Iocolano sul "Femminicidio" e su ogni tipo di "Violenza"

Egregio Direttore,

la ringrazio per avermi chiesto di esprimere le mie riflessioni sul fenomeno, tristemente noto, denominato Femminicidio. Quello che posso dire in poche parole è che non è realmente avvertito come si pensa. Ancora oggi assistiamo a manifestazioni, cortei, ricadenti solo nelle ricorrenze “canoniche” dedicate alle donne, come quella del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Purtroppo devo constatare che molti partecipanti alle iniziative di contrasto, lo fanno per rito, non certo per presa di coscienza. Prova ne è che ancora oggi assistiamo, proprio da personaggi impensabili, a violenze di genere, verbali, psicologiche, ambientali e fisiche….. Mi riferisco anche a quando ci si intercala con espressioni triviali a danno della donna, quando la si classifica come "una poco di buono"... solo perchè al vertice di certi uffici, espressioni come: da sotto la scrivania a …… Noi donne siamo sempre costrette e subire qualsiasi forma di violenza che non è detto culmini con epiloghi drammatici come appunto il Femminicidio, ma il più delle volte -essendo la violenza culturale e mi riferisco a quando in famiglia si fanno particolarità per i bimbi e le bimbe (le bimbe devono imparare solo a rassettare casa sin da piccole e i maschietti ad altro, a loro spettano ruoli più “importanti”)- siamo eternamente impegnate a difendere le nostre posizioni, scelte, atteggiamenti e anche abbigliamenti. Se mi vesto in un certo modo non significa che lo faccio per appagare lo sguardo degli uomini, ma lo faccio solo per motivi miei, per mia scelta personale, o magari perché non ho i soldi per acquistare un altro capo, dal momento che quella minigonna risale magari ad abiti rimasti dell’adolescenza. A tal proposito ricordo un bellissimo film che consiglio a tutte e a tutti, dal titolo: "Una giornata perfetta" (film di Ferzan Ozpetek, regista turco nazionalizzato italiano. Un giorno perfetto è un film di Ferzan Ozpetek del 2008). Anche la declinazione al femminile è importante: esempio Avvocato e Avvocata ecc… Spesso il linguaggio riesce a modificare il modo di pensare e quindi sebbene la declinazione al femminile può sembrare banale, non lo è. È nella declinazione maschile che nasce la differenza di genere. Altro esempio di uno stato patriarcale sono i continui manifesti sessisti che si vedono affissi, dove trovi l’immagine della donna oggetto, atta solo a sollazzare gli istinti del maschio. Pubblicità sessiste che utilizzano sempre l’immagine della donna che inevitabilmente genera continuamente considerazioni denigratorie alle donne, “educando” quindi al sessismo. Ecco perché noi donne diventiamo vittime. Sicuramente non perché deboli, ma perché appunto la violenza viene indotta, in quanto veniamo considerate erroneamente solo oggetti. Concludo consigliando alle mie “sorelle” di non arrendersi mai, ribellandosi sempre a tutto ciò! La classificazione "sesso debole" nasce dal fatto che noi non abbiamo muscoli come quelli dell’uomo che con un semplice pugno... sol perché l’abbiamo lasciato e lui non l’accetta... ci stende!!!!   Tiziana Iocolano