Pasqua a Raddusa: il silenzio per le vie della città del grano è stato quasi irreale.
- di Redazione Il Solidale
- 14 apr 2020
- CRONACA

RADDUSA – Per tutto il periodo delle festività pasquali, celebrate in Chiesa a porte rigidamente chiuse, il silenzio per le vie della città del grano è stato quasi irreale. Nessuno degli abitanti è andato in giro se non per le obbligazioni di prima necessità come l’acquisto delle derrate alimentari e quello dei medicinali. Tutti hanno compreso l’importanza delle indicazioni date dal Governo Centrale e sono rimasti rigidamente nelle proprie abitazioni. Si sono sentiti soltanto le voci dei vicini di casa e le Tv sintonizzate sui telegiornali nella speranza di sentire qualche buona notizia. Intanto l’Amministrazione comunale e la Protezione Civile hanno già effettuato a più riprese gli interventi di sanificazione in tutte le strade urbane della città, negli edifici pubblici, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle strutture comunali e negli edifici di culto. I cittadini tutti si sono attenuti alle disposizioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del Presidente della Regione Nello Musumeci e del Sindaco di Raddusa Giovanni Allegra: "basta starsene a casa e muoversi solamente per estreme necessità”. Tutte le celebrazioni delle festività pasquali, dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Resurrezione, sono state officiate dal Parroco Don Pietro Mannuca, collaborato da due membri della Comunità Neocatecumenale, nella Chiesa Madre e trasmesse in diretta streaming grazie alla disponibilità volontaria e gratuita dell’Ass. locale IACI ‘s Foto&Videomaking presieduta da Angelo Iaci. Soltanto la tradizionale Giunta Pasquale, con la quale si sono concluse le festività, si è svolta sulla gradinata antistante l’ingresso della Chiesa, ma con la sola presenza del Parroco Mannuca, dei suoi collaboratori e dei Vigili Urbani, come si nota nell’allegata foto di Angelo Iaci. Francesco Grassia
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