Migrantes 2.0: "La Donna Virtuale"

  • di Redazione Il Solidale
  • 13 giu 2016
  • Migrantes 2.0

Migrantes 2.0: "La Donna Virtuale"

Once upon a time there lived a woman called Julie she was a good woman she don’t have a child,she is the only one left in her family, she haven’t got married she stays at the end of the villageshe was alone, people in the village looked heras a bad person that why no one could help her,she started to cry for God to help her she said, ok God why have you forsaken my people have rejected me please God anything I have done to this to be upon me have mercy on me so shecryed and cryed singing          

God please help me

God please help me

Am just a lonely woman

God please help me

So later God answered   her prayer and later, she got   favourfrom God       people rejecting hercome back to her they all accept her she started work and become rich and their got married and have a good life later on she   got   children and they   were   all married.

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Una volta lì viveva una donna chiamata Julie, era una brava donna, non aveva figli, era l’ultima della sua famiglia, non si è sposata e abitava alla fine del villaggio. Era sola, la gente del villaggio la vedeva come una cattiva persona, ecco perché nessuno l’aiutava, così cominciò a piangere per ricevere l’aiuto di Dio. Lei diceva: “Oh Dio perché hai abbandonato la mia gente, hai rifiutato me, per favore Dio qualsiasi cosa io abbia fatto, abbi pietà di me”.

Allora lei piangeva, piangeva e cantava:

Dio per favore aiutami

Dio per favore aiutami

Sono una donna sola

Dio per favore aiutami

Così dopo Dio rispose alle sue preghiere e dopo ebbe dei favori.

Le persone che l’avevano rifiutata sono tornate da lei e tutti l’hanno accettata.

Ha cominciato a lavorare, è diventata ricca e poi si è sposata, ha avuto una buona vita e in seguito ha avuto figli che si sono tutti sposati.                                                                      

IGWULU SOPHIA