I centri SAI/Siproimi di Raddusa hanno celebrato la Giornata Mondiale del Rifugiato

  • di Redazione Il Solidale
  • 29 giu 2021
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I centri SAI/Siproimi di Raddusa hanno celebrato la Giornata Mondiale del Rifugiato

RADDUSA – Il 23 giugno scorso il mondo ha ricordato la “Giornata del Rifugiato”, promossa dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. “La Giornata del Rifugiato” è stata istituita nel 2000 come occasione unica per ricordare la condizione di milioni di persone di tutti i continenti costretti a scappare dai loro paesi o a causa delle guerre, delle persecuzioni e delle violazioni dei diritti umani, oppure per cercare altrove quel lavoro che permettesse loro di guadagnare quanto necessario per il sostenere la propria vita e per quella dei loro famigliari; gente che, in tempi diversi, ha dovuto abbandonare la propria terra, i propri amici e gli affetti più cari per trasferirsi in altri paesi economicamente più progrediti. In Italia nel 2001 sono stati creati prima i cosiddetti “Sprar” ora chiamati Sai/Siproimi,  che realizzano vari interventi di accoglienza per tutte le persone che arrivano sul territorio italiano in cerca di protezione internazionale. Uno di questi Sai/Siproimi, prima detto Sprar, costituito da due sezioni, esiste anche nel comune di Raddusa ed è attivo dal 2014. E’ stato realizzato in esecuzione del progetto territoriale gestito che, per i Comuni dell’area Calatina, è gestito dalle Cooperative “San Francesco”, “Opera prossima” e “Iride”, oggi rispettivamente presiedute da Alberto Spinale, da Giusy Infantino e da Rocco Sciacca. I numerosi giovani migranti ospiti delle due sezioni del SAI/Siproimi di Raddusa hanno festeggiato la “Giornata del Rifugiato” con diverse manifestazioni organizzate separatamente dalle due sezioni locali guidate: dalla dott.ssa Gaetana Pagana, quella di via Regina Margherita, e dalla dott.ssa Nunziella Lingenti, quella di via Bellini. La prima è stata realizzata il 24 giugno scorso dalla sezione Sai/Siproimi “Raddusa Msna”, creata nel dicembre del 2019, fautrice del progetto, dal titolo “The world in a smaill place”, ed è stata curata, dalla dott.ssa Nunziella Lingenti con la collaborazione di tutti gli operatori della sua stessa sezione. Nel corso della giornata, che si è svolta presso il ristorante locale “Non Solo Pizza”, i giovani minori stranieri non accompagnati, ospiti della suindicata sezione, unitamente agli altri ospiti della struttura sita in via Rossini, hanno cucinato, insieme ai titolari del ristorante, i piatti tipici della loro cultura e quelli della nostra cultura che poi, dopo averli esposti in un buffet multietnico, dai molteplici odori e sapori, allestito nelle sale del ristorante, li hanno presentati poi condivisi con tutti gli invitati. Nel corso della giornata i giovani, hanno indossato i loro abiti tradizionali ed hanno letto, in lingua italiana, alcune frasi sui valori umani dell’accoglienza sottolineando come “la diversità sia un valore da riconoscere e non un problema per la società”. “Questi eventi – ha detto la dott.ssa Nunziella Lingenti nel suo discorso di prammatica – sono molto importanti perché ci permettono di conoscere culture e tradizioni diverse dalle nostre. Infatti, solo con la conoscenza si può abbattere il muro del razzismo”.  La seconda sessione della festa  tè stata realizzata  28 giugno scorso dalla sezione Sai/Siproimi Ordinari di via Regina Margherita, fautrice del progetto dal titolo “Shukran Raddusa” (Grazie Raddusa) ed è stata curata dalla dott.ssa Gaetana Pagana e dai suoi collaboratori. Nel corso della giornata i ragazzi, insieme agli operatori ed ai volontari, sono stati impegnati nella pulizia, nella sistemazione delle piante, nella pittura delle panchine della piazzetta Vittorio Veneto e nella distribuzione, ai numerosi bambini presenti, dei cappellini con la scritta “Giornata Mondiale del Rifugiato 2021”. Dopo i ringraziamenti alla città di Raddusa proclamati da una dozzina di migranti ospiti della sezione ordinaria di via Reg. Margherita la dott.ssa Gaetana Pagana ha detto: “facciamo nostro il pensiero di Papa Francesco sul tema dei rifugiati. Apriamo il nostro cuore ai rifugiati e facciamo nostre le loro tristezze e le loro gioie. Tutti insieme possiamo fare la differenza per far crescere una comunità più umana e magari una sola grande famiglia”. Ospiti Tra i graditi ospiti della serata il gruppo dei Bersaglieri della sezione locale B.N.A. guidati dal presidente Francesco Di Paola. La festa si è conclusa con un luculento buffet di dolci preparati dagli operatori della sezione. Nelle due festose occasioni la cittadina di Raddusa si stretta attorno ai giovani ospiti del Sai/Siproimi dimostrando l’affetto e il calore umano che li lega ad essi. Nella foto n. 1 un momento della festa realizzata il 24 giugno dal SAI/Siproimi Msna e nella foto n. 2 un momento di quella realizzata, il 28 giugno dal  SAI/Siproimi Ordinari di via regina Margherita.    Francesco Grassia