SAI "Vizzini Ordinari" di Raddusa. Il liberiano Sesay, 20 anni, scrive sulla Giornata della Memoria e sui "Giusti fra le nazioni"

  • di Redazione Il Solidale
  • 24 feb 2023
  • Migrantes 2.0

SAI "Vizzini Ordinari" di Raddusa. Il liberiano Sesay, 20 anni, scrive sulla Giornata della Memoria e sui "Giusti fra le nazioni"
(Salvo Cona) Dalla struttura di accoglienza del progetto SAI “Vizzini Ordinari” di Raddusa - coordinata dalla dottoressa Gaetana Pagana e gestita dalle cooperative sociali "Opera Prossima" e "San Francesco" - il giovane beneficiario Sesay (20 anni, proveniente dalla Liberia), con il sostegno della docente di alfabetizzazione di lingua italiana, la dottoressa Cristina Pagana, scrive sulla Giornata della Memoria e sui "Giusti fra le nazioni".
 
In occasione del Giorno della Memoria, l’educatrice e l’insegnante del centro ci hanno fatto conoscere alcune persone non ebree che rischiarono le proprie vite per aiutare gli ebrei perseguitati dai nazisti.
Per indicare queste persone si utilizza l’espressione “I Giusti fra le nazioni”. Tra i Giusti italiani ci sono: il ciclista Gino Bartali che trasportò, con la sua bicicletta, dei documenti falsi per aiutare alcuni ebrei ad avere una nuova identità; Giorgio Perlasca, un commerciante che salvò molti  ebrei a Budapest spacciandosi per un diplomatico spagnolo o Calogero Marrone, un funzionario dell'Ufficio Anagrafe del Comune di Varese, che rilasciò documenti d'identità falsi a  molti ebrei.
Dopo aver letto le loro biografie, abbiamo stampato le loro foto che abbiamo appeso negli alberi presenti nella villetta del paese.
Nel nostro piccolo, abbiamo cercato di realizzare il Giardino dei Giusti. Ci siamo ispirati al Giardino dei Giusti presente a Gerusalemme.
E’ stata una bella giornata, perché abbiamo avuto la possibilità di conoscere delle brave persone ed è stato bello collaborare con i miei compagni.
Io voglio dire che siamo tutti uguali e dovremmo aiutarci a vicenda. Non c’è differenza tra bianchi e neri o tra uomini e donne.
 
Sesay, 20 anni
 
On the occasion of Remembrance Day, the educator and teacher of the center introduced us to some non-Jews who risked their lives to help Jews persecuted by the Nazis.
To indicate these people, the expression The Righteous among the Nations is used. Among the Italian Righteous there are: the cyclist Gino Bartali who transported, with his bicycle, false documents to help some Jews to have a new identity; Giorgio Perlasca, a merchant who saved many Jews in Budapest by posing as a Spanish diplomat or Calogero Marrone, an official of the Registry Office of the Municipality of Varese, who issued false identity documents to many Jews.
After reading their biographies, we printed their photos which we hung in the trees in the village house.
In our own small way, we have tried to create the Garden of the Righteous. We were inspired by the Garden of the Righteous in Jerusalem.
It was a beautiful day, because we had the opportunity to meet some good people and it was nice to collaborate with my teammates.
I meandri thet we are all equal and we should help each other. There is no difference between black and white or between men and women.